24 Luglio 2024

Omicidio Cini, giudizio immediato per il cognato

Daniele Maiorino è accusato di aver ucciso Cini per questioni economiche.


Sarà processato direttamente dai giudici della Corte d’Assise Daniele Maiorino, il 58enne originario di Prato accusato di aver ucciso il cognato, Alessio Cini.
Per la Procura le prove di colpevolezza a carico di Maiorino sarebbero così evidenti da richiedere il giudizio immediato.
Maiorino, in carcere dal 18 gennaio, è accusato di aver ucciso il cognato Alessio Cini, anch’egli originario di Prato. Secondo gli inquirenti Maiorino avrebbe atteso fuori dall’abitazione il cognato, lo avrebbe aggredito prima colpendolo con una spranga e poi dandogli fuoco mentre Cini era ancora agonizzante.
L’omicidio è avvenuto all’alba dell’8 gennaio davanti alla palazzina alla Ferruccia, nel comune di Agliana, dove risiedevano entrambi. Per la Procura alla base dell’omicidio ci sarebbero questioni economiche. Maiorino avrebbe puntato ad ottenere l’affidamento della figlia di Cini, sua nipote, per potersi accaparrare il denaro che Cini aveva ottenuto da un’eredità. Maiorino fu arrestato dopo che gli inquirenti intercettarono con una microspia collocata nella sua auto un dialogo nel quale l’uomo, parlando da solo, avrebbe fatto riferimento ad alcuni particolari dell’aggressione ancora sconosciuti. Un aiuto alle indagini è arrivato anche dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.

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