22 Luglio 2024

Olimpiadi: un poker di pratesi alla ricerca della gloria

Chiara Tabani, Giuditta Galardi e Lorenzo Bruni nella pallanuoto, oltre a Vittoria Guazzini nel ciclismo su pista.


Sono 4 i pratesi che saranno impegnati alle Olimpiadi di Parigi in programma dal 26 luglio all’11 agosto. Tre provengono dalla pallanuoto, a loro si aggiunge la ciclista Vittoria Guazzini.

Gli esordienti ai Giochi sono Giuditta Galardi e Lorenzo Bruni. Ha già partecipato alle Olimpiadi di Tokyo Vittoria Guazzini, mentre Chiara Tabani ha saltato i Giochi giapponesi per la mancata qualificazione del Setterosa, ma era presente a Rio 2016.

Tabani peraltro è l’unica dei 4 atleti pratesi in gara a Parigi a poter vantare una medaglia olimpica nel palmares, l’argento di Rio 2016.

La pallanuoto come detto fa la parte del leone. Il primo a scendere in vasca sarà Lorenzo Bruni, che domenica 28 giocherà col Settebello contro gli Stati Uniti la prima gara del girone. Dopo il bronzo di Rio la nazionale punta a salire nuovamente sul podio. Nel Setterosa Giuditta Galardi e Chiara Tabani cominceranno la loro avventura il giorno successivo, lunedì 29, affrontando la Francia nella prima partita del girone. Il Setterosa arriva ai Giochi con 11 esordienti alle Olimpiadi e Tabani è una delle due veterane, che vantano già una partecipazione.

Nonostante non abbia ancora compiuto 24 anni, Vittoria Guazzini è invece alla sua seconda partecipazione alle Olimpiadi, dopo Tokyo. La ciclista poggese sarà impegnata nell’inseguimento su pista a squadre, dove le Rocket girls sono campionesse europee in carica. La medaglia è un obiettivo concreto, di quale metallo eventualmente si vedrà. Guazzini, oltre all’inseguimento potrebbe trovare spazio anche nella madison.

A Tokyo le uniche due pratesi in gara furono Vittoria Guazzini e Rachele Bruni, che non riuscirono ad arrivare a medaglia. Molto più ricco invece il bottino pratese a Rio 2016, quando i cinque pratesi presenti ottennero ben 4 medaglie. La speranza è che anche l’edizione francese possa essere proficua per i nostri atleti e che qualcuno possa assaporare il dolce sapore della vittoria, come è stato per Jury Chechi, che trionfò ad Atlanta 28 anni fa.

 

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