17 Luglio 2024

La bella storia di Lev: dalla guerra in Ucraina al diploma a Prato

Nel marzo 2022 assieme a parte della famiglia Lev ha trovato ospitalità nella nostra città. Adesso si iscriverà all'università e cerca lavoro per pagarsi gli studi


Lev Kutsan si è diplomato al Liceo musicale Cicognini Rodari suonando un brano del compositore Philip Glass, mostrando immagini selezionate dal film Nostalghia di Andrej Tarkowskij e i versi della poesia di Alda Merini “In cima ad un violino”:
“In cima ad un violino
ci sta forse un respiro
che nessuno raccoglie
perché è un senso d’amore.
Tu suoni per il vento e viaggi
dove la pace sussurra tra le piante
tutta una nostalgia”.

Quella nostalgia che a volte tocca anche le corde di Lev, scappato nel marzo 2022 a 16 anni assieme alla mamma e alla sorellina dalla città di Irpin, in Ucraina, colpita dalle bombe di Putin. Mentre suo babbo è stato costretto a restare in patria, due anni fa Lev ha trovato riparo a Prato dove viveva già da tempo la nonna. Qui ha trovato l’accoglienza della città e del liceo musicale Brunelleschi, lui appassionato di ballo e di musica. In pochi mesi Lev ha imparato l’italiano e si è inserito nella nostra città grazie all’impegno degli insegnanti, all’appoggio dei compagni e alla scuola che lo hanno aiutato anche a superare piccoli-grandi ostacoli, come quando poco dopo il suo arrivo subì il furto della bicicletta.
Riconoscente, curioso, socievole e determinato, come lo descrivono gli insegnanti e il preside Mario Di Carlo, adesso Lev si sta per iscrivere a ingegneria informatica all’Università di Firenze e sta cercando un lavoro per pagarsi gli studi. Il suo obiettivo è costruirsi un futuro in Italia. “Che cos’è lo studio? Prima era un incubo – sorride – … adesso è più… miglioramento personale”.

Qui sotto il video con le interviste a Lev, agli insegnanti e al preside del Cicognini Rodari.     Servizio di Dario Zona. Riprese di Filippo Sileci.

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