11 Luglio 2024

Ditte apri e chiudi ed evasione ventennale: due arresti

28 gli indagati. Sequestrati beni per 5 milioni di euro.


Un sistema di ditte ‘apri e chiudi’ che avrebbe consentito a due imprenditori cinesi di evadere le imposte per quasi 20 anni. E’ quanto ricostruito da indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Prato e coordinate dalla Procura pratese che ha portato all’arresto, in esecuzione di misura di custodia cautelare, dei due orientali, indicati dall’accusa come gestori di fatto di numerose imprese.
L’inchiesta vede in totale 28 indagati per omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Disposto anche il sequestro preventivo di dieci aziende e diciotto unità immobiliari per un valore di circa 5 milioni di euro e ancora di sette veicoli e ni conti correnti bancari per un importo complessivo di 550.000 euro. Come emerso già in altre indagini, grazie a imprese “apri e chiudi” gli amministratori di fatto avrebbero esercitato attività d’impresa in costante evasione d’imposta. I due imprenditori arrestati per l’accusa, come riporta una nota della Procura, avrebbero attribuito a svariati prestanome la titolarità fittizia di numerose ditte individuali, caratterizzate da un periodo di attività aziendale piuttosto breve. Queste imprese, trascorsi pochi anni dall’avvio, cessavano l’attività appena venivano notificati i primi debiti erariali, spesso di importo rilevante, con lo scopo evidente di evitare ripercussioni economiche negative causate dalle procedure amministrative di accertamento. La Procura assicura che “sarà garantita la continuità aziendale delle imprese sottoposte a sequestro attraverso la nomina di appositi amministratori giudiziari, onde consentire la regolare prosecuzione dell’attività aziendale nel rispetto della normativa, a tutela dei dipendenti e degli operatori economici che hanno rapporti commerciali con le predette imprese”.

 

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