Ammontano ad oltre 12 milioni di euro le risorse che il Comune di Prato ha dovuto investire per fronteggiare l’emergenza causata dall’alluvione che ha colpito la città di Prato lo scorso 2 e 3 novembre provocando ingenti danni che hanno reso necessari interventi di riparazione tempestivi. Ma a fronte di un finanziamento così considerevole anticipato dal Comune, al momento l’ente ha ottenuto l’autorizzazione al rimborso, attraverso il fondo nazionale per l’emergenza, di soli 2.293.000 euro.
In particolare, gli stanziamenti attinti dal Bilancio 2023 e 2024 che rientrano nelle spese ordinarie ammontano ad un totale di 2,9 milioni di euro, di questi è previsto un rimborso di 2,050 milioni di euro. I lavori comprendono principalmente interventi di manutenzione stradale, di pulizia e sanificazione del cimitero di Chiesanuova, rimozione delle terre dal Palazzetto dello sport di Maliseti, di pulizia dei torrenti, di ripristino del verde pubblico e interventi di edilizia scolastica, sportiva e storico monumentale.
Gli stanziamenti di Bilancio 2023 e 2024 che invece riguardano le opere ammontano ad un totale di 9,5 milioni di euro e di questi al momento è previsto un rimborso di soli 245.000 euro. L’importo è destinato in larga parte alla manutenzione stradale per il ripristino e la messa in sicurezza della viabilità, per la manutenzione dei principali impianti sportivi della città, delle scuole, dei parchi, dei torrenti e del cimitero di Chiesanuova che necessita di interventi edili, di ripristino di opere murarie e di nuove pavimentazioni.
Oltre alle maggiori spese che il Comune ha dovuto sostenere, bisogna aggiungere il rispetto della legge sulla Speding review, revisione sulla spesa pubblica, che impone agli enti locali di partecipare al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia della spesa della pubblica amministrazione. Questo si traduce per il Comune di Prato in un taglio di 3,5 milioni di spesa corrente nei prossimi 5 anni. Inoltre per il Comune si è reso necessario stanziare ulteriori risorse per i continui aumenti dei costi delle materie prime e dell’energia, i costi di gestione della mensa scolastica e delle spese a sostegno dei minori non accompagnati collocati all’interno delle case famiglia e delle donne e dei minori vittime di violenza, aumenti che saranno coperti con la variazione di Bilancio in votazione nel prossimo Consiglio comunale.
“Il Comune è il presidio dell’Amministrazione pubblica più vicino ai cittadini ed è quindi il soggetto che nella realtà locale risponde direttamente ai tanti bisogni delle persone. Sottrarre risorse all’Ente Comune significa non dare risposte alle esigenze quotidiane e alle tante fragilità esistenti – ha commentato l’assessora al Bilancio Cristina Sanzò -. Da un lato tagli e dall’altro mancati ristori rischiano di mettere in seria difficoltà le capacità del Comune di rispondere ai bisogni della città”.