11 Luglio 2024

A Prato si vive un anno di più rispetto alla media italiana

L'aspettativa di vita nella nostra provincia è di 81,4 anni nei maschi e di 85,8 anni nelle femmine


I residenti dell’Azienda USL Toscana Centro godono di un’aspettativa di vita alla nascita tra le più alte a livello internazionale, superiore a quella delle altre due Asl toscane. Il massimo si registra tra i residenti della zona Fiorentina Nord Ovest (84,6 anni). A livello provinciale, la speranza di vita alla nascita, per Prato, è di 81,4 anni nei maschi e di 85,8 anni nelle femmine, leggermente superiore rispetto ai valori medi della Regione Toscana (81,3 per i maschi e 85,4 per le femmine). Rispetto alla media italiana, invece, a Prato si vive circa un anno in più (il dato nazionale dell’aspettativa di vita è di 80,6 anni per gli uomini e di 84,8 anni per le donne).

È quanto emerge dall’ultima relazione sanitaria (giugno 2024) alla sezione “Territorio e Demografia”. La fotografia della popolazione che abita i territori di Empoli, Firenze, Prato e Pistoia è frutto del gruppo di lavoro della UFC Epidemiologia e UFS Cerimp e Staff Dipartimento Prevenzione: Filippo Ariani, Mario Bruschi, Francesco Cipriani, Letizia Fattorini, Miriam Levi, Claudio Lizzeri.

La speranza di vita a 65 anni si attesta sui 21,7 anni (19,9 nei maschi e 23,1 nelle femmine), la più elevata delle tre Aziende USL toscane.

I residenti al 1° gennaio 2024 nella Asl Toscana Centro sono 1.608.847 (il 48,5% sono maschi, il 51,5% femmine); per dimensione demografica, la nostra Asl è la seconda più grande azienda sanitaria in Italia, dopo quella metropolitana di Milano.

Anche sul nostro territorio, seguendo un trend nazionale dovuto anche alla denatalità, le morti superano le nascite. Il saldo naturale tra nati e deceduti nella Asl Toscana Centro è negativo (- 8.848 residenti), ma il fenomeno è meno accentuato rispetto altre due Asl toscane, anche grazie ai numeri della zona pratese, dove il saldo è sempre negativo ma più contenuto che altrove.

Il quoziente di incremento migratorio nei territori dell’Asl Toscana Centro, risultante dalla somma del saldo migratorio interno (trasferimenti da e per altri comuni italiani) ed esterno (trasferimenti da e per l’estero) e riferito a 1.000 abitanti nel 2023 è positivo (+ 12.886), segnalando una ripresa dopo la contrazione dovuta alla pandemia del 2020.

La struttura per età non varia molto tra zone: in quelle Pratese, Fiorentina Nord- Ovest ed Empolese Valdelsa Valdarno sono più rappresentate le classi giovanili, mentre in quella fiorentina e fiorentina sud est lo sono di più quelle degli anziani.
Secondo i dati ISTAT, un residente su quattro ha almeno 65 anni. Quelli di età maggiore di 75 anni sono 198.896 (12,4%), quelli di età maggiore di 90 anni sono 21.650 (1,3%) e gli ultracentenari 706. Dopo i 50 anni le femmine cominciano a superare in numero assoluto i loro coetanei, a causa della differenza di mortalità per genere e per età, a favore delle femmine, tanto che dopo gli 85 anni le femmine sono oltre il doppio dei maschi.

Confrontando gli indicatori demografici disponibili per area geografica dal portale di ARS, si rilevano segnali demograficamente meno regressivi nell’AUSL TC rispetto alla Toscana: gli indici di vecchiaia e di dipendenza degli anziani sono inferiori al valore regionale, mentre il tasso grezzo di natalità è superiore.

In particolare, la zona pratese ha da sempre i valori più bassi dell’indice di vecchiaia (nel 2023 sono 179 gli ultrasessantacinquenni per ogni 100 giovani di età 0-14 anni) e dell’indice di dipendenza degli anziani (35 ultrasessantacinquenni per 100 persone in età attiva 15-64 anni).

In Toscana sono presenti 216.393 stranieri, pari al 13,5% della popolazione totale con la proporzione più elevata nella zona pratese (20,6%), dove si osserva anche la proporzione maggiore di nati non italiani (28,5%; 19,7% nella AUSL TC) e di stranieri nuovi iscritti (8,4%, nella AUSL TC 5,4%).

La distribuzione dei residenti stranieri secondo la cittadinanza in base ai dati ISTAT evidenzia che le comunità più rappresentate sono, nell’ordine, la cinese, l’albanese, la rumena, la marocchina e la peruviana. La comunità cinese è più rappresentata nell’area metropolitana, in particolare nei comuni e zone con maggiori attività industriali, come quelli della zona fiorentina, fiorentina nord ovest, pratese ed empolese.

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