19 Giugno 2024

Due agenti di polizia penitenziaria aggrediti alla Dogaia, i sindacati: “Situazione ormai fuori controllo”

Prognosi di 7 giorni per entrambi gli operatori, uno dei quali sarebbe stato vittima di un tentativo di strangolamento


Due violente aggressioni si sono consumate oggi all’ interno della casa circondariale di Prato ai danni del personale di Polizia Penitenziaria. Ne danno notizia le organizzazioni sindacali Sappe, Sinappe, UIL, Uspp e CGIL. I due operatori coinvolti hanno dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso cittadino con prognosi di 7 giorni per entrambi.
“Le aggressioni – riferiscono i sindacati – sono avvenute all’interno del reparto di Media Sicurezza, messe in atto da detenuti di origine nordafricana che girano indisturbati perché collocati in sezioni a regime aperto”.
In un caso un detenuto avrebbe tentato di strangolare un agente di polizia penitenziaria, senza alcun motivo apparente. Solo l’intervento di altri agenti sopraggiunti, richiamati dall’attivazione dell’allarme sonoro di emergenza, ha evitato conseguenze peggiori. L’altra aggressione se é consumata ai danni di uno dei responsabili del reparto, “colpevole” di essersi opposto ad un detenuto che ha tentato di allontanarsi senza motivo.
“I fatti di oggi – scrivono in una nota Sappe, Sinappe, UIL, Uspp e CGIL – denotano una situazione ormai fuori controllo che peraltro stiamo segnaliamo da mesi. Un istituto come quello pratese di primo livello dirigenziale superiore é stato abbandonato a se stesso, lasciato senza un comandante stabile e con un direttore reggente non definitivo. In questo sconfortante scenario, i detenuti sono diventati sempre più i “padroni” di una struttura dove il personale di Polizia Penitenziaria, nonostante sotto organico e costretto a lavorare ben al di sotto dei livelli minimi di sicurezza, ogni giorno cerca di onorare il giuramento di fedeltà alla Repubblica, cercando di contenerne la violenza e le prevaricazioni. Siamo tutti esausti e ormai privi di ogni speranza e motivazione. Peraltro, l’ultima visita del sottosegretario alla giustizia On. Del Mastro delle Vedove aveva dato qualche speranza con almeno l’assegnazione definitiva di un nuovo comandante, ma a quanto pare, forse informato della difficile situazione esistente a Prato, sembra aver deciso di non arrivare”.
“Il nostro – conclude la nota di Sappe, Sinappe, Cgil, Uil e Uspp – é un grido di aiuto rivolto a tutte le Istituzioni Regionali e Nazionali, affinché qualcuno intervenga per porre fine a questo decadimento istituzionale inaccettabile”.

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