In che modo è possibile collaborare con il Fisco attraverso il Concordato Preventivo Biennale (CPB)? Se lo chiede l’Ordine dei commercialisti di Prato che sul tema, assoluta novità con esordio applicativo proprio in questi giorni, hanno organizzato un convegno- confronto per mercoledì 19 giugno, dalle 15, al Palazzo delle Professioni. A curarne l’organizzazione la Commissione fiscale dello stesso ordine.
Il titolo è L’adempimento collaborativo e il Concordato preventivo biennale. Intervengono Marco Magrini, ragioniere commercialista dell’Ordine di Siena e Francesco Riti, componente della Commissione fiscale dell’Ordine di Prato.
Le incertezze sull’applicazione del nuovo istituto, che riguarda anche le Partite IVA forfettarie, non sono poche. In pratica il Concordato Preventivo Biennale è un “accordo” con il Fisco che – sulla base dell’adempimento spontaneo agli obblighi dichiarativi – permette al contribuente, per un biennio, di pagare le tasse non in base agli effettivi guadagni bensì facendo riferimento a quanto preventivato dal patto con l’Agenzia delle Entrate. In questo modo il contribuente ha la possibilità di “pianificare” gli impegni nei confronti dell’Erario.
Possono accedere al CBP tutti i contribuenti che applicano gli ISA (Indice Sintetico di Affidabilità) gli esercenti d’attività d’impresa, arti o professioni che aderiscono al regime forfettario.
In pratica ciascun contribuente può calcolare la propria proposta per la definizione biennale del reddito attraverso il tuo Isa, un software che è a disposizione online. Una volta decisa l’adesione c’è tempo fino al 15 ottobre per inviare la dichiarazione dei redditi.