Tre nuovi parchi, il ritorno dell’acqua nei canali delle Cascine di Tavola, la riqualificazione dell’area dell’ex Ippodromo e di Galceti, il completamento del parco fluviale lungo il Bisenzio, un sistema di manutenzione ordinaria partecipato che garantisca un verde ben tenuto e accogliente tutto l’anno, strumenti urbanistici che prevedano un consumo del suolo -1. E’ un piano ambizioso quello proposto dal Partito Democratico e dalla candidata sindaca Ilaria Bugetti che traduce in obiettivi concreti, disseminati su tutto il territorio comunale, l’impronta ecosostenibile che i dieci anni di amministrazione Biffoni hanno dato alla città con il piano di forestazione urbana attraendo tanti finanziamenti per dare una risposta immediata all’emergenza climatica lungo i binari della giustizia climatica e per rendere la città più bella e vivibile.Quello che viene definito il ‘piano green’ avrà nel sistema dei parchi il suo fulcro. “Riflettori puntati sul futuro parco centrale che a breve sarà realizzato nell’area dell’ex Misericordia e Dolce all’ingresso del centro storico. Una grande occasione per trasformare questa zona della città in un’oasi di bellezza tra verde, arte, eventi e campus; un percorso suggestivo che metterà in connessione piazza dei Macelli e piazzale Ebensee con piazza del Collegio dove sorgerà la Cittadella dei Giovani. C’è poi il Parco Ovest, fra S. Ippolito e Mazzone, dove sono presenti laghetti, aree faunistiche e campi agricoli: questa zona diventerà completamente fruibile alla cittadinanza, anche grazie alla porta di accesso dei nuovi giardini di via Visiana – dicono in una nota candidata e partito -. Si affaccia all’orizzonte anche il terzo nuovo parco, quello Urbano, che sorgerà al Soccorso sopra il tunnel che raddoppierà viale Leonardo Da Vinci. Sarà uno spazio di pregio che darà una nuova vita a questo quartiere alle porte del centro, ora spaccato a metà dall’arteria stradale, ed estremamente denso. Un parco che sarà al centro di una strategia di recupero degli spazi verdi nella zona più urbanizzata e abitata di Prato”.
“E’ un verde che cura la salute dei cittadini perché combatte l’inquinamento, rimedia agli errori urbanistici del passato aprendo nuovi spazi e regala un nuovo respiro alla città del tessile”, afferma Ilaria Bugetti. “Dobbiamo cercare il bello nelle piccole e nelle grandi cose. Nella cura dei dettagli che migliora la qualità della vita dei pratesi e nei grandi progetti che danno a questa città un’impronta europea”. “Prato – afferma Valerio Barberis, esponente dem – ha scelto di essere una delle 100 città europee smart city carbon neutral, ponendosi gli stessi obiettivi e gli stessi problemi che il distretto stava già affrontando. Parlare la stessa lingua è fondamentale e le aziende sanno di non essere sole di fronte a queste sfide. Non solo, il verde cittadino è certamente decoro, aria pulita e abbattimento delle isole di calore, ma anche un vero e proprio mezzo per facilitare aggregazione sociale e attività benefiche per la salute delle persone. Una grande strategia per la città è strutturare il sistema dei parchi come veri e propri percorsi di salute fisica e mentale, in virtù di una collaborazione tra amministrazione comunale e ASL Toscana Centro finalizzata proprio a questo”. “La sostenibilità non è una scelta – sottolinea Alessio Pietrolungo, responsabile transizione ecologica PD Prato – il futuro è sostenibile per definizione. Il compito della politica è di anticipare e guidare questi processi. La sostenibilità deve essere affrontata da tutti i punti di vista: sociale, ambientale ed economica. L’agricoltura, ad esempio, deve essere letta in una duplice prospettiva: da una parte valorizzando il ruolo di tenuta ecosistemica del territorio che svolge in ambito urbano, periurbano e di territorio agricolo, dall’altra nella logica di costruire politiche del lavoro sempre più attente ai temi ambientali, della sostenibilità sociale e alimentare”.