29 Maggio 2024

Violenza di genere Bugetti: “Pieno appoggio alle attività del centro antiviolenza La Nara”

Al suo fianco Elena Amato, sorella di Elisa vittima di femminicidio


“C’è un’attenzione particolare che la candidata sindaca Ilaria Bugetti e tutta la coalizione che la sostiene vogliono rivolgere alla lotta contro la violenza di genere. Una lotta che si traduce nel pieno appoggio che il Comune continuerà a dare alle attività del centro antiviolenza La Nara e di tutte le associazioni del settore, ma anche nel lavoro di prevenzione tra la popolazione per diffondere la cultura del rispetto”. A dirlo la candidata sindaca di centrosinistra Ilaria Bugetti. “Significa potenziare i percorsi di informazione e formazione già attivi nelle scuole e attivarne di nuovi anche in collaborazione con il mondo dell’associazionismo. Una proposta che nasce dal confronto con chi ha vissuto sulla propria pelle il dolore straziante della perdita di una propria familiare per mano di un uomo. E’ Elena Amato, sorella di Elisa, uccisa a 29 anni dall’ex ragazzo il 26 maggio del 2018. Il sesto anniversario di quella tragedia che ha segnato tutta la comunità pratese, è appena trascorso. Per Elena è una ferita che non si rimargina ma a cui ha voluto dare un senso impegnandosi in prima persona sin da subito con un lavoro di testimonianza e ora decidendo di candidarsi nella lista Pd per dare ancora più forza a questa battaglia di civiltà. Elena Amato pone l’accento su un aspetto che in genere è più trascurato, quello della cura dell’uomo maltrattante. Lo fa partendo dai dati diffusi dalla questura che seppur in crescita testimoniano un fenomeno ancora sommerso”.  ”

Gli ammonimenti sono stati 16 nel 2021, 25 nel 2022 e 35 nel 2023 mentre le donne che nel 2023 si sono rivolte al centro anti violenza La Nara sono quasi 500. Il divario – spiega Elena Amato – è enorme. Eppure dietro una donna maltrattata c’è sempre un uomo maltrattante. Penso che sia necessario potenziare i percorsi di recupero degli uomini maltrattanti. Non basta la semplice partecipazione ai centri. Ci vuole un monitoraggio costante e una valutazione finale perché non possiamo permettere che vengano commessi errori sul rischio di recidiva. Questi numeri ci dicono anche che si fa una grande fatica a riconoscere il problema sul fronte maschile. E’ come se si affermasse che un uomo maltrattante ha un motivo per comportarsi così. Per questo ritengo fondamentale il lavoro nelle scuole, con le nuove generazioni affinché crescano nell’ottica del rispetto dell’uguaglianza tra i generi”. Le operatrice del centro antiviolenza lavorano già nelle scuole pratesi, sin dalla scuola dell’infanzia grazie alla collaborazione con il Comune e gli istituti scolastici. Si tratta di potenziare ulteriormente queste attività – sostiene Bugetti – per rafforzare gli “anticorpi” personali e collettivi contro la cultura della violenza, fisica e psicologica, della sopraffazione e del possesso.

“Il lavoro sulle nuove generazioni è fondamentale. – afferma Bugetti – L’educazione sentimentale va insegnata sin dalla tenera età. I nostri ragazzi devono imparare a sapere gestire i no, a rifiutare la logica del possesso e a rispettare l’altra persona. Perché amare è innanzitutto rispetto. Il centro antiviolenza La Nara e tutte le associazioni che si occupano di questa battaglia, fanno una grande lavoro, silenzioso e quotidiano per aiutare le donne a ricominciare. Noi dobbiamo sostenerli facendo la nostra parte. Il Comune può avere un ruolo strategico di coordinamento e di promozione delle azioni già in essere. Ad esempio i percorsi per rendere autonome le donne maltrattate, spesso anche isolate e senza reddito, inserendole nel mondo del lavoro. E poi è fondamentale lavorare sulla prevenzione potenziando il lavoro informativo e formativo nelle scuole affinché le ragazze non cadano in queste trappole e sappiano riconoscere comportamenti ossessivi e violenti dell’uomo già dai primi segnali. La vera sfida da vincere è aiutare il mondo femminile a costruirsi un’armatura che tenga alla larga uomini problematici. Sono sicura che le donne e gli uomini della colazione che mi sostiene saranno con me ed Elena in questa battaglia”.