Quattrocento alloggi in cinque anni tra nuovi, recuperati e social housing, ma anche contributo affitti e un fondo per le emergenze sociali alimentato dagli utili derivanti dalla Multiutility Toscana. E’ il nuovo Piano Casa Prato presentato dalla candidata sindaca del centrosinistra Ilaria Bugetti. Si tratta nello specifico di 100 alloggi erp vuoti recuperati, 50 nuovi alloggi era, 150 nuovi alloggi in social housing e 100 in social housing convenzionato. “Quattrocento alloggi in cinque anni si possono sostenere sia attraverso fondi del cohousing sociale della Regione e del Fondo europeo, sia tramite il riutilizzo e la rifunzionalizzazione del patrimonio già esistente – afferma Ilaria Bugetti -. Una proposta che è quindi programmabile e sostenibile in maniera concreta. Oltre al questo c’è però la necessità che il Governo riattivi il fondo per il contributo affitti. Da qui un appello trasversale al Governo e a tutti gli amministratori affinchè questi fondi vengano rimessi così che i Comuni possano continuare nei prossimi anni a sostenere le famiglie. La scelta di tagliare questo fondo danneggia le amministrazioni comunali di tutti i colori politici. E’ fondamentale che tutti i parlamentari si mobilitino per darci una mano per ripristinare i fondi. Noi faremo la nostra parte. Considero una scelta lungimirante destinare una parte degli utili della multiutility per il sociale ma non basterà”.
Nel 2023 il Governo Meloni ha infatti azzerato il contributo di 835mila euro destinato al fondo affitti del Comune di Prato il quale, per far fronte all’emergenza, ha aumentato le risorse di 675mila euro, mentre la regione di 21mila euro. Impegno che comunque non è bastato a raggiungere la somma totale del 2022, pari a un milione e 145mila euro, fermandosi a poco più di un milione di euro. Difficilmente potrà essere fatto altrettanto nel 2024: “Un aspetto che io definirei drammatico – incalza il vicesindaco Simone Faggi – Al momento per il 2024 ci sono solo 250mila euro, quelli stanziati dal Comune. Sarà compito della nuova amministrazione trovare altre risorse ma è irrealistico pensare di arrivare ai livelli del 2022. Per le famiglie significa dover fare a meno di una sorta di quattordicesima che consentiva di far quadrare il bilancio annuale. Le azioni promosse fino a oggi per ottenere un ripensamento del governo sono cadute nel vuoto. Questo ci preoccupa moltissimo perché far fronte ai bisogni delle famiglie sarà sempre più difficile”. Faggi si è poi soffermato su quanto fatto a Prato sulla situazione casa: in arrivo ci sono 54 alloggi popolari tra via Ferraris, via Bologna e via della Fonderia che si aggiungono ai 38 consegnati nel 2023; entro la fine dell’anno verranno consegnati anche altri 22 alloggi nell’area di Gello living, che verranno assegnati attraverso un bando specifico e andranno ad aggiungersi ai 130 esistenti. A breve infine in via Reggiana saranno pronti anche 9 alloggi per l’emergenza alloggiativa.
Tornando al piano casa del centro sinistra, prevede in particolare la costituzione di una vera e propria filiera dell’abitare, ossia una strategia capace di dare risposte concrete a esigenze diverse e specifiche. “Il nuovo Piano Casa – dice il segretario del PD Marco Biagioni – è un progetto ambizioso che non si limita a fornire un alloggio ma che punta a sviluppare percorsi di autonomia. Si tratta di un passaggio fondamentale che, in futuro, ci permetterà di avere un maggior turn-over e quindi disponibilità di abitazioni. Il piano abbraccia tutte le fasi di vita delle persone: studenti, giovani coppie, single, anziani. E ovviamente le marginalità estreme, le persone non autosufficienti, le donne vittime di violenza”.