Una protesta simbolica per dire basta alla chiusura del sottopasso di via Ciulli. Il candidato al consiglio comunale di Prato per la lista Prato Merita Pasquale Petrella oggi si è incatenato alle transenne che si trovano all’imbocco del sottopasso. Nonostante i lavori di messa in sicurezza dell’opera siano finiti il sottopasso a distanza di 14 anni resta ancora chiuso. Il Comune aveva indicato prima nel settembre 2023, poi nel maggio del 2024 le date di riapertura. Il problema è legato al mancato collaudo della cassa di espansione vicina all’ospedale, che spetta all’Asl, e che al momento non ha ancora fornito al Comune una data certa.
“Anche l’ennesima promessa sulla riapertura del sottopasso di via Ciulli fatta dal sindaco Matteo Biffoni si è rivelata una bugia. Promesse su promesse ma a oggi il sottopasso di via Ciulli dove morirono annegate tre donne nella notte fra il 4 e 5 ottobre del 2010, è ancora chiuso. Quasi quattordici anni con questa parte della città fra Narnali, Galciana, Viaccia e Maliseti ostaggio di questo snodo fondamentale che purtroppo non viene riattivato con grandi danni economici e ambientali per le attività artigianali, attività economiche e per i residenti – dice Petrella – Stamattina mi sono incatenato alle transenne che chiudono il passaggio per manifestare platealmente il grande disagio che – in qualità anche di residente oltre che di candidato al consiglio comunale per Prato Merita – viviamo sulla nostra pelle tutti i giorni”.
E’ intervenuto anche il candidato sindaco Mario Daneri, che ha incontrato alcuni commercianti e residenti della zona condividendo le ragioni della protesta. “I tempi di attuazione degli interventi devono ridursi. Non possiamo più permetterci che per questioni burocratiche il sottopasso di via Ciulli resti ancora chiuso” ha detto Daneri.
