Lotta ai tumori e l’importanza della prevenzione primaria, il convegno della Lilt
Nella sede di via Catani mattinata di approfondimento promossa insieme alle farmacie dell'area pratese: «fondamentale sottoporsi regolarmente ad esami strumentali ed analisi di controllo»
La prevenzione primaria in oncologia. Era il tema del convegno promosso dalla Lilt di Prato nella sede di via Catani. Un evento nato come prosecuzione del rapporto di collaborazione con le farmacie dell’area pratese per una capillare diffusione dei modelli di prevenzione oncologica territoriale.
In Italia, lo scorso anno, sono state stimate 395mila nuove diagnosi di tumore maligno, una patologia multifattoriale causata da fattori ereditari, dall’esposizione a agenti mutageni ma anche da errori casuali nella replicazione del Dna cellulare. «Per questo motivo – spiegano dalla Lilt, Lega italiana per la lotto contro i tumori – è consigliabile sottoporsi regolarmente ad esami strumentali ed analisi di controllo atte a diagnosticare un tumore in fase preclinica, soprattutto in presenza di familiarità positiva per una neoplasia al seno, alla prostata, al colon».
Nel corso del convegno è stato osservato come il cancro, tra le malattie croniche, «è quella che può beneficiare della prevenzione primaria, come dimostrano gli studi scientifici più recenti». Dunque, è stato ribadita la fondamentale importanza di effettuare esami che possono intercettare il rischio tumorale quali la instabilità genomica, la determinazione di citochine pro-infiammatorie, la ricerca di disequilibri del sistema immunitario e del microbiota intestinale.
L’incontro è stato aperto dai saluti di Roberto Benelli, presidente Lilt Prato, e ha visto gli interventi di Caterina Brandi, Giuseppe Mucci, Adriana Albini, Alberto Izzotti, Stefania Capecchi, Ferruccio Balducci, Elisa Di Giovanni e Erika Oriolo.