La lista di candidati al consiglio comunale a Prato di Fratelli d’Italia è al completo. Dopo avere presentato nelle scorse settimane la maggior parte dei nomi, con rappresentatività differenti e provenienze territoriali capaci di toccare tutte le zone di Prato, adesso il partito della premier Giorgia Meloni annuncia anche i restanti candidati. Una squadra in cui troviamo organizzatori d’eventi, esponenti del mondo del volontariato, professionisti e anche un’insegnante. “Una lista competitiva, forte, fatta di persone motivate e competenti – commenta il sottosegretario Patrizio La Pietra -. Un gruppo che darà un grande sostegno a Gianni Cenni, la candidatura più autorevole per sfidare il centrosinistra. Fratelli d’Italia ha la responsabilità di guidare la coalizione visti i numeri del partito, che sono sicuro saranno di nuovo importanti. Personalmente sono fiducioso perché ho visto un gruppo di candidati preparati, fra i quali Claudio Belgiorno che ha dimostrato in questi cinque anni da capogruppo di essere preparato, attaccato al territorio e sempre disponibile all’ascolto”.
Ecco la loro presentazione:
Claudio Belgiorno 38 anni, organizzatore d’eventi, capogruppo uscente in Comune a Prato, unico eletto nel 2019 e più votato del centrodestra, membro del coordinamento provinciale di Fdi. “Voglio continuare il lavoro iniziato 5 anni fa per aiutare i cittadini a risolvere i piccoli problemi quotidiani – dice -. Per dare voce a tutti quei pratesi che non trovano risposte dalla politica e dalla pubblica amministrazione, che troppe volte è eccessivamente distante dalle necessità dei cittadini. Essere sempre a disposizione per risolvere i problemi, come ad esempio una buca, l’abbandono di rifiuti, le carenze negli impianti sportivi, dà la sicurezza ai pratesi di essere adeguatamente rappresentati nelle istituzioni. Spero di continuare questo lavoro facendo parte della maggioranza di governo e non più dell’opposizione, avendo un ruolo da protagonista per migliorare la città attraverso l’ascolto e la risoluzione delle richieste che vengono dal basso dai cittadini. L’obiettivo di mandato è essere portavoce di chi vive o ha diritto alle case popolari, perché il Comune deve assolutamente garantire un aiuto a chi oggi giorno non si può permettere una casa. Non si possono lasciare da soli cittadini italiani che momentaneamente non hanno reddito e si ritrovano con figli a carico o con situazioni di disabilità. Il Comune deve essere presente e dare loro un sostegno fino a quando non ritrovano una stabilità familiare. La battaglia per gli ultimi, d’altronde, mi ha sempre rappresentato in questi cinque anni di mandato”.
Elena Ganugi 44 anni, impiegata e membro del consiglio di amministrazione di un’associazione di volontariato. “L’esperienza nel terzo settore mi ha permesso di venire a contatto con un mondo ricchissimo – spiega -. Nel quale le persone si prodigano per gli altri senza chiedere nulla in cambio sacrificandosi in prima persona per aiutare chi ha bisogno”. Per 10 anni consigliera alla Circoscrizione Nord, fa parte del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia. In passato è stata anche responsabile regionale del dipartimento Eccellenze Toscane, ruolo che attualmente ricopre per il dipartimento Cultura Rurale. “Chi vuole cambiare la propria città deve, prima di tutto, impegnarsi in prima persona per poterci riuscire – aggiunge -. Mi attiverò per dar voce a tutte quelle segnalazioni che ho ricevuto in questi anni, partendo dalla zona Nord con le problematiche del piazzale Magra e la viabilità di piazza Medaglie d’Oro. E a quelle che mi sono state fatte durante la mia campagna elettorale per le regionali come la situazione del Villaggio Gescal e i problemi all’altezza della piscina di via Roma che per anni sono state ignorate dell’amministrazione comunale”.
Marco Bonacchi 47 anni, professionista tecnico, membro del coordinamento comunale di Fratelli d’Italia, in passato consigliere alla Circoscrizione Nord. “Ho visto cambiare Prato per buona parte in peggio – dice -. Per questo voglio contribuirne al miglioramento e a uno sviluppo a beneficio di tutti i cittadini, soprattutto per le nuove generazioni. Da tempo monitoro la situazione su manutenzione, lavori e sicurezza pubblica, settori dove c’è bisogno di un intervento serio e concreto. Prato ha bisogno di amministratori forti, coerenti e operativi sempre. Negli ultimi dieci anni non è stato fatto abbastanza e serve un cambiamento”.
Sandro Nuzzi 47 anni, chimico, impiegato tessile con compiti tecnici in Italia e all’estero, volontario di associazione di terzo settore occupandosi di vari interventi in calamità naturali fra Toscana e Italia. “Le esperienze maturate sia professionalmente che nell’ambito sociale penso possano essere utili al rinnovamento della città – dice -. Propongo di istituire pattuglie della polizia municipale con compiti e preparazione adeguate alla lotta di microcriminalità, spaccio, prostituzione e degrado sociale. Inoltre punti di presidio fissi nelle zone più problematiche della città atte a coordinare tutte le pattuglie in servizio. Mi impegnerò anche per un potenziamento dei servizi di gestione di tutte le problematiche relative alle donne vittime di stalking e violenza. Il Comune deve fornire sempre più alloggi in strutture adeguate per le vittime, e incrementare l’impegno sul supporto sanitario e psicologico”.
Martina Giurdanella 28 anni, collaboratrice scolastica personale Ata. “Vorrei poter creare più eventi soprattutto per i bambini, senza alcuna distinzione, e ravvivare la città – dice -. Vorrei dare più possibilità ai giovani, che rappresentano il futuro, in modo tale che sentano di vivere in un luogo che dà possibilità. Ci vuole il coraggio di cambiare tutto ciò che non è stato fatto in tutti questi anni”.
Aldo Godi 56 anni, avvocato. “Il mio impegno sarà soprattutto incentrato su sicurezza e decoro urbano, legalità, valorizzazione del patrimonio artistico cittadino, economia circolare e prospettive del riciclato pratese – spiega -. Non sono temi divisivi. Divisiva è sempre l’attuazione. Per questo ho deciso di mettere a disposizione i miei 25 e più anni di esperienza come avvocato e soprattutto come negoziatore nella contrattualistica e nel societario, poiché oltre ai progetti servono figure che sappiano prendere decisioni con competenza e trovare un’intesa operativa nell’interesse della comunità. Sono inoltre amministratore della Fondazione Maic di Pistoia da più di un decennio, e ritengo di avere le competenze pratiche necessarie a promuovere l’integrazione della comunità disabile pratese, specialmente nell’ambito delle politiche lavorative e dell’assistenza diffusa”.
Valentina Lapio 45 anni, insegnante di musica e direttrice di coro. “In questo scenario moderno dove le coscienze giovanili sono confuse da falsi miti spesso con epiloghi drammatici – commenta -, c’è bisogno di portare colore e serenità attraverso un ritorno al puro senso civico con l’aiuto della musica e delle attività sociali a sostegno dei più fragili. Bisogna agevolare il volontariato, promuovere attività musicali e sostenere l’ambiente”.