Intitolare il tratto di ciclabile fra Prato e Firenze recentemente inaugurato alla memoria di Giovanni Iannelli. Lo chiede Carlo Iannelli, padre del giovane ciclista pratese scomparso nel 2019 durante una gara ciclistica in Piemonte, che da anni sta battendosi per chiedere un processo volto a fare definitivamente giustizia. “Intitolare quel percorso ciclabile a mio figlio Giovanni darebbe un forte segnale simbolico – ha detto Carlo, candidato al consiglio comunale per la lista “Targettopoli” – e riporterebbe l’attenzione sulla sicurezza: è successo a mio figlio, ma ognuno di noi avrebbe potuto trovarsi al suo posto. Trattandosi oltretutto di una ciclabile, e non di una via o di una piazza, non serve nemmeno attendere dieci anni. Ci sono diversi precedenti: penso alla pista intitolata a Fabrizio Fabbri a Quarrata, ad esempio”. Una proposta appoggiata dal candidato sindaco di Targettopoli Jonathan Targetti. “Da quando ho conosciuto Carlo Iannelli la sua splendida famiglia, la battaglia che portano avanti per il loro figlio Giovanni è diventata anche la mia. La città di Prato ha una bellissima occasione: intitolare il tratto pratese appena inaugurato della ciclabile che collega Firenze e Prato a Giovanni Iannelli – ha aggiunto il candidato sindaco di Targettopoli – la prima cosa che farò se e quando avrò l’onore di rappresentare i cittadini in consiglio. Può sembrare un piccolo gesto ma, per me, molto significativo: non ci può essere politica se non c’è verità. A chi sostiene che servono dieci anni dalla morte di una persona per poter intitolare strade o piazze, ricordo che per il grande Enzo Coppini, che ho anche avuto il privilegio di conoscere, di anni ne passarono solo tre: volere è potere. E chiediamo giustizia per Giovanni”.