Un ‘Destination Manager’ che metta insieme attori pubblici e privati per definire strategie per la creazione, valorizzazione, promozione e commercializzazione di prodotti turistici”. E’ quanto propone per il prossimo governo comunale la lista “Prato merita”, sostenuta da Azione, Italia Viva, Libdem e Psi. A spiegare la proposta è il suo candidato sindaco, Mario Daneri: “Non pensiamo all’ennesimo assessore di turno bensì a una professionalità di riconosciuto valore, ad un manager del turismo, che sappia concepire un piano complessivo per dare una svolta al settore”. L’obiettivo spiega Daneri è far crescere le nostre destinazioni turistiche rendendole più attrattive “anche attraverso la costruzione di nuovi prodotti turistici diversificati; è necessario accrescere la consapevolezza dell’importanza del settore e la cultura dell’ospitalità, oltre a potenziare la capacità di accoglienza del territorio pratese”. Fare di Prato e della sua provincia una meta turistica è una questione che riguarda tutto il territorio, le istituzioni ed il sistema delle imprese. “Tutti insieme dobbiamo avere l’ambizione di vincere questa sfida – sottolinea ancora Daneri – ed è importante farlo oggi, alla ripresa del turismo nel nostro Paese dopo anni bui e disastrosi, anche per questo settore, a seguito della pandemia”. Per raggiungere questo risultato occorrono risorse economiche da investire. “Il mercato del turismo è un mercato non solo complesso ma anche molto aggressivo per cui è necessario parteciparvi con adeguate risorse finanziarie – spiega ancora il candidato sindaco dell’alleanza liberaldemocratica e riformista -. Prato con la sua vicinanza a Firenze e la sua centralità in Toscana può rappresentare un appeal interessante per i mercati”. Su quale turismo puntare? “Bene il turismo slow e ambientale, bene il turismo industriale ma non basta – precisa Daneri -. Occorre far diventare centrali e valorizzare le nostre eccellenze architettoniche, storiche ed artistiche come il Pulpito del Duomo, gli affreschi del Lippi, la seconda reliquia della Cristianità, il castello Federiciano, il convitto Cicognini dove studiò il Vate, Malaparte che in Francia è nei programmi dei Licei. Queste nostre eccellenze debbono essere al centro della proposta turistica di Prato – conclude Daneri -. Per fare tutto ciò dobbiamo avere un progetto condiviso di marketing territoriale”.