“Basta dibattiti sonnifero, alziamo il livello della discussione e confrontiamoci davvero sui grandi temi, partendo da dove siamo e soprattutto dalle motivazioni che hanno impedito di adottare le soluzioni migliori. Partiamo dalla constatazione che le sfide delle Amministrazioni comunali a guida Pd sulle grandi opere si sono rivelate un grande flop”. Inizia così l’intervento di Mario Daneri su un dibattito elettorale che “stenta a decollare e si sta avvitando intorno alle stesse questioni, senza soluzioni di continuità”. “Dibattere, dibattere e ancora dibattere. E’ il piatto forte – forte? – di questa campagna elettorale pratese, in quantità tale che si può ben dire di non aver mai visto niente di simile”, sostiene il candidato sindaco di “Prato merita”, la lista sostenuta da Azione, Italia Viva, Libdem e Psi. “Non si può continuare a far finta che tutto ciò che non va, a Prato, sia frutto del caso e non, piuttosto, di scelte mai compiute o della mancata volontà di decidere: le sfide del governo cittadino a guida Pd sulle grandi opere sono un grande flop”. Daneri quindi si concentra su alcuni esempi precisi, partendo dal Parco urbano: “Oggi si parla ancora di apportare varianti al progetto del Parco urbano ma il Parco urbano avrebbe già dovuto esserci, nell’area un tempo occupata dal vecchio ospedale ormai abbattuto. Lì avrebbero dovuto scorrazzare e divertirsi bambini e ragazzi anziché perdersi nella giungla urbana”. Quindi la viabilità: “Si discute ancora quale sia la soluzione più opportuna per risolvere il nodo viabilità del Soccorso, siamo ancora a dibattere sul sottopasso sì o sottopasso no. Ma la domanda vera è un’altra: perché nei 10 anni dell’amministrazione guidata da Biffoni non sono iniziati i lavori? – si interroga il candidato sindaco dell’area liberaldemocratica e riformista -. Si continua a discutere senza capire se questo enorme ritardo dipenda davvero dall’ex sindaco o dai Governi centrali, ultimo in ordine di tempo quello a guida Meloni. Ma, soprattutto, senza sapere a che punto siamo. Qual è lo stato dell’arte? Cosa dobbiamo o possiamo aspettarci per la soluzione di questo snodo fondamentale della viabilità pratese?”. L’ultimo esempio, il Piano strutturale: “C’è chi già prospetta la necessità di realizzarne subito uno nuovo senza pensare al dispendio di energie che si sono rese necessarie negli ultimi 3 anni – conclude Daneri -. Stiamo parlando di oltre 2 milioni e mezzo di euro spesi solo per gli incarichi a terzi, senza considerare il carico di lavoro che si è riversato sugli uffici comunali che ha determinato rallentamenti inaccettabili su tutte le pratiche urbanistiche”.