22 Maggio 2024

Elezioni, Cenni attacca il centrosinistra sulla sanità: “Pratesi senza una risposta all’altezza”

"Ospedale insufficiente, cure intermedie inesistenti, liste d’attesa infinite. Il Pd non è in grado di offrire un servizio adeguato ma aumenta le tasse" così il candidato sindaco del centrodestra


“La risposta sanitaria che il Pd dà ai pratesi è del tutto inadeguata e fuori da ogni logica di buon governo: l’incapacità di gestire la sanità è un prezzo altissimo che i cittadini pagano ogni giorno sulla loro pelle con la mancanza di posti letto all’ospedale, la pressoché totale assenza di cure intermedie, le liste d’attesa infinite. Non è degna una sanità ridotta così. Il modello ospedaliero scelto per Prato, quello ad alta intensità di cura, è stato un grosso errore: oggi, a dieci anni di distanza dall’avvio del Santo Stefano, i tempi sono maturi per chiedere scusa alla città e riparare l’enorme sbaglio”. Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato del centrodestra, interviene sulla sanità dopo il doppio appuntamento sul tema: il convegno di Fratelli d’Italia e l’incontro con il Consiglio dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri del territorio.

“Grandissima collaborazione con l’Ordine dei medici e degli odontoiatri, chi meglio può aiutare a individuare soluzioni e interventi mirati? Ci viene chiesta una legittima maggiore attenzione e maggiore attenzione daremo” afferma Cenni, secondo il quale quella medica è una “professione sempre più provante e delicata che meriterebbe più rispetto”.

“L’amministrazione regionale che si rifugia dietro la balla di un Governo centrale che non stanzia abbastanza risorse, mente sapendo di mentire – dice ancora Gianni Cenni – per la sanità toscana, il Governo Meloni, nel 2023, ha assegnato alla Regione più che in passato oltre a risorse aggiuntive importanti per abbattere le liste d’attesa. Va bene che i soldi non sono mai abbastanza, ma non è possibile assistere ad un aumento delle risorse e, al contempo, ad un crescente affanno nell’erogazione dei servizi e, come se non bastasse, all’aumento delle tasse varato dalla Regione stessa per far fronte ai conti che non tornano. I conti, nella sanità toscana, non tornano mai. Se a Prato la sanità non è al default, dobbiamo ringraziare solo i medici, gli infermieri e il personale sanitario in generale: professionisti che lavorano tanto e ai quali si chiede sempre di più”.

Gianni Cenni punta il dito contro il centrosinistra: “Il Pd, che governa la Regione da sempre, ora cerca il consenso dei cittadini per continuare a governare Prato e lo fa con chi è stato eletto consigliere regionale ed è attualmente in carica e la cui voce assai poco, ma davvero poco si è sentita in difesa dei pratesi – il commento – il disastro però è sotto gli occhi di tutti: con i suoi 540 posti o giù di lì, l’ospedale Santo Stefano è insufficiente per una popolazione che sfiora i 300mila abitanti compresi gli stranieri irregolari, e per l’ampliamento si devono spendere altri 25 milioni, se va bene, per un centinaio di posti letti senza peraltro una previsione relativa al personale sanitario da destinare; il vecchio ospedale è stato abbattuto per fare posto ad un parco che l’attuale Giunta ci ha fatto vedere solo con i disegni; i posti letto di cure intermedie sono poche decine; si sono spesi molti soldi per attrezzare il Creaf durante l’emergenza Covid e oggi quegli investimenti rischiano di andare in malora nonostante il disperato bisogno di sanità; se si ha bisogno di una visita specialistica o di un esame non basta incrociare le dita e pregare, ma sempre più spesso serve mettere mano al portafogli, sempre che se ne abbia la possibilità. Mi pare si possa tranquillamente parlare di vergogna e di assoluta incapacità di gestione della sanità da parte del Pd. Meno burocrati e più medici, più infermieri, più Oss, più personale al pronto soccorso. Meno libri dei sogni e più realtà, meno chiacchiere e più fatti: di questo hanno bisogno i cittadini” conclude Cenni.