Sono due gli obiettivi che la candidata sindaca del centrosinistra Ilaria Bugetti vuole centrare per la Fondazione Parsec, se guiderà Comune nei prossimi cinque anni: riaprire il Centro di scienze naturali al pubblico e progettare il nuovo museo a villa Fiorelli. “Dobbiamo restituire alla cittadinanza un luogo per riavvicinarsi alle meraviglie della natura e del mondo animale”, ha affermato Bugetti. L’intervento ha un costo di circa 8 milioni di euro. Per trasformarlo in realtà saranno quindi necessari fondi europei e risorse provenienti da agenzie spaziali nazionali e internazionali, oltre all’appoggio istituzionale della Regione Toscana”. “Poter vivere il Centro di scienze naturali, significa per la città riscoprire l’importanza della biodiversità ed il valore della tutela dell’ambiente – prosegue Bugetti -. Contemporaneamente è necessario avviare la progettazione del Parco delle Scienze e della Cultura in Galceti con la nuova sede del Museo italiano di Scienze Planetarie e della Curation nazionale dell’Agenzia spaziale italiana per la conservazione di campioni scientifici terrestri ed extraterrestri. Il nuovo Museo italiano di Scienze Planetarie, oltre a riproporre le sale espositive attuali, avrà nuovi percorsi relativi alla storia della vita sulla Terra, dai batteri alle stelle. Approfondirà la geologia locale con particolare attenzione alla storia dell’utilizzo del marmo verde di Prato e, infine, laboratori didattici scientifici per le scuole incentrati sullo studio dei terremoti e del rischio sismico, dell’ecologia e delle tematiche ambientali e del mondo microscopico (dai batteri alle rocce extraterrestri). Nel parco, verranno infine realizzate strutture che permettano l’osservazione del cielo tramite telescopi, attività educative sull’esplorazione spaziale e sulle fonti energetiche rinnovabili. Conoscere la natura da vicino e imparare a rispettarla – dice ancora Bugetti – è il modo migliore per sviluppare un senso di responsabilità verso il nostro pianeta. Galceti e Villa Fiorelli devono tornare a essere un altro fiore all’occhiello della città. – conclude Bugetti – Vogliamo creare una realtà immersa nel verde, all’ombra del Monte Ferrato, frequentata da studiosi e famiglie, da semplici appassionati e dalle scuole. Un luogo per tutti, per la scienza e per i cittadini”.