Sono state 1.410 le famiglie in difficoltà aiutate nel 2023 dalla Società San Vincenzo de Paoli, con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente. In particolare però si segnala un aumento esponenziale dei nuclei mono-personali, ossia di persone che vivono da sole, tanto da poter considerare, come spiegato dalla stessa San Vincenzo, la solitudine come concausa di povertà. E’ quanto emerge dal rendiconto presentato dal consiglio centrale della San Vincenzo insieme alle 16 conferenze di carità operative sul territorio.
Entrando nel dettaglio, grazie all’impegno dei confratelli e alla collaborazione del Banco Alimentare e di alcuni supermercati, nel 2023 sono state distribuite 151 tonnellate di prodotti alimentari, potendo così arricchire la tavola di circa 2.000 persone in disagio alimentare. Sono stati 10.862 i pacchi spesa consegnati. Di rilievo i 36.000 cestini-pasto serali distribuiti nel corso dell’anno dalla Conferenza di Santa Maria delle Carceri. Distribuiti poi beni in natura diversi dagli alimenti, principalmente indumenti e mobili, per una stima di circa 152mila euro.
Da evidenziare i riflessi negativi sulla situazione delle famiglie causati dall’incremento dell’inflazione e dai contraccolpi economici dei conflitti armati in corso. In lieve flessione, ma sempre rilevante, la percentuale dei casi che mostrano come causa principale di povertà la disoccupazione, così che le famiglie in uscita dalla povertà sono soltanto 13. Rilevante anche la presenza del disagio psichico, presumibilmente indotto anche dal disagio economico. Notevole il numero degli anziani, autosufficienti e non, ai quali la San Vincenzo presta soccorso. La percentuale relativa alla presenza di immigrati in disagio economico permane maggioritaria, raggiungendo il 55%; gli italiani sono tuttavia presenti per il 45%, segno che anche famiglie radicate sul territorio sperimentano periodi di difficoltà.
Una delle voci più cospicue di spesa è rappresentata dal soccorso per bollette scadute o a rischio sospensione: a parte i “conguagli” eccezionali, anche le bollette di “ordinaria amministrazione” sono ormai inaffrontabili per molte famiglie. Lo stesso vale nel caso di una spesa imprevista per una riparazione urgente o per la necessità di sostituire un elettrodomestico essenziale.
La San Vincenzo pratese ha proseguito la propria collaborazione con varie altre associazioni: Caritas Diocesana, Volontariato Vincenziano, Centro Antiviolenza La Nara, Centro di Aiuto alla Vita, Banco Alimentare, Emporio della Solidarietà, Mensa “Giorgio La Pira”. Per non dire del sostegno ricevuto dai LIONS “Curzio Malaparte” e “Castello dell’Imperatore” e, marginalmente, dalla Fondazione Cassa di Risparmio. Nell’àmbito della marginalità estrema va ricordato il contributo di 7 nostre Conferenze per la fornitura alla Ronda notturna della Croce d’Oro di sacchetti alimentari a consumo immediato, servizio ulteriormente incrementato rispetto all’anno precedente. Intensa e sempre più frequente la collaborazione con il Servizio Sociale del Comune nel fronteggiare tempestivamente molte situazioni emergenziali e non dilazionabili.
Da segnalare infine che, nonostante le inevitabili defezioni dovute all’età avanzata, l’associazione ha contenuto le “perdite”, con la costante presenza di 147 confratelli, con 5 nuovi iscritti, oltre a 40 ausiliari non tesserati, potendo così continuare ad assicurare l’efficacia della propria opera dinanzi al vasto fronte delle povertà.