2 Aprile 2024

Relazione di fine mandato della giunta Biffoni, l’opposizione: “Usati soldi pubblici per scopi propagandistici”

Lega, FdI, Noi moderati e il consigliere Soldi: "Si è tentato di mascherare una propaganda politica personale come comunicazione istituzionale".


Finisce al centro delle polemiche la relazione di fine mandato della giunta Biffoni. Lega, Fratelli d’Italia, Noi moderati e il consigliere indipendente Soldi, contestano l’uso di soldi pubblici per pubblicare quella che a loro dire non è una relazione di fine mandato, ma uno spot elettorale. Un decreto legislativo impone agli amministratori di preparare una relazione di fine mandato. Un documento tecnico evidentemente non comprensibile a tutti. Per questo l’amministrazione con una determina a novembre 2023 ha aperto una manifestazione di interesse per redigere una pubblicazione che fosse più intuitiva per i cittadini. Ad aggiudicarsi il lavoro è stata poi l’agenzia che ha curato la campagna elettorale di Biffoni. Tra brochure e affitto del Metastasio per l’incontro pubblico di stasera si parla di circa 50mila euro. Per i consiglieri di opposizione il sindaco, facendo leva su una norma, ne avrebbe approfittato per fare propaganda personale usando soldi pubblici. “Si è tentato di mascherare una propaganda politica personale come comunicazione istituzionale.
Nonostante le apparenze di legittimità, fondate sul decreto legislativo 149 del 2011, art.4, l’iniziativa avviata dal sindaco Biffoni si è rivelata una campagna elettorale anticipata, realizzata a spese dei cittadini per un totale di circa 50.000 euro. Un elemento particolarmente contestato è la motivazione addotta dall’amministrazione comunale secondo cui i cittadini non sarebbero in grado di comprendere i documenti ufficiali, giustificando così la creazione di un documento più comprensibile” dicono i consiglieri.

Il commento del consigliere Leonardo Soldi.

I consiglieri contestano anche il fatto che la relazione tecnica non sia disponibile sul sito del Comune, dove invece compare quella a loro dire propagandistica, e hanno annunciato un esposto alla Corte dei conti e alla Prefettura.

L’intervento del consigliere Claudiu Stanasel