9 Aprile 2024

Piscina via Roma, Cenni: “No alla chiusura dell’impianto come annunciato dal Comune”

Il candidato sindaco del centrodestra propone "una soluzione tampone per ottenere un’ulteriore estensione dell’apertura in deroga nel rispetto delle prescrizioni Asl", a difesa del comparto natatorio pratese


“Una soluzione tampone, idonea e sicura, in modo da rispettare le prescrizioni della Asl in tempi assai ridotti e, in questo modo, garantire alle società di nuoto di usufruire dell’impianto in attesa della realizzazione di quello nuovo, a Iolo, per il quale, però, ancora manca il progetto esecutivo”. E’ l’impegno di Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato del centrodestra, al termine dell’incontro di ieri sera, lunedì 8 aprile, con il comparto natatorio. Presenti i dirigenti delle società di nuoto e di sub e il Cgfs che gestisce l’impianto comunale. Impianto che, in seguito all’infortunio di una atleta, è stato recentemente e di nuovo oggetto di un sopralluogo della Asl. L’ispezione si è chiusa con prescrizioni relative alla messa in sicurezza della vasca che presenta parti taglienti sia sul piano che sul bordo.

“Ora, dopo anni di totale trascuratezza, il Comune vuole chiudere e ristrutturare tutto – hanno detto le società – questo significa ammazzare la pallanuoto e il nuoto sincronizzato e non consentire i corsi sub. Uno scenario terrificante per i tanti bambini, ragazzi e giovani ai quali bisognerà dire che il Comune vuole chiudere e mandare all’aria anni di sacrifici per giocare i campionati e continuare ad avere le belle soddisfazioni che finora molte squadre pratesi hanno ottenuto”.

“Evidente che la piscina versa in condizioni critiche” commenta il candidato sindaco, che nelle settimane scorse quando ha incontrato atleti, famiglie, allenatori, dirigenti delle società a il presidente del Cgfs. “La Asl chiede la sistemazione del pavimento e del bordo vasca con il rifacimento delle mattonelle e a fronte di questo, e soprattutto al terzo anno di apertura in deroga dell’impianto, viene annunciata la chiusura totale per il tempo necessario alla ristrutturazione. Una ristrutturazione rinviata per anni e anni. Il discorso è semplice: per i lavori di ristrutturazione occorrono un paio di anni se tutto fila liscio, l’apertura della nuova piscina a Iolo è attesa in circa tre anni: perché non fare i lavori urgenti e chiedere una deroga alla Asl come è stato fatto da tre anni a questa parte? Questo è il punto. Perché è vero che ci sono 6 milioni di fondi Pnrr ma è altrettanto vero che ne servono altri 9. Quando il progetto esecutivo? La piscina nuova si fa o non si fa? E se si fa come si farà, perché non tenere in vita l’impianto di via Roma adeguandolo alle richieste della Asl”?

Gianni Cenni si dice pronto a soluzioni alternative che tengano chiusa la piscina solo per qualche settimana: “Prendiamo in esame l’ipotesi di un rivestimento in resina che abbatte i tempi dei lavori di ripristino delle mattonelle danneggiate, che rispetta le prescrizioni della Asl e che, soprattutto, dà garanzia sulla riapertura funzionale ad allenamenti e campionati. Non mi prenderò la responsabilità di cancellare il nuoto sportivo, di tarpare le ali a tanti giovani che dedicano sacrificio ed energia ad una passione e ad un sogno. La mia proposta è semplice: percorrere strade diverse per fare quei lavori che la Asl chiede, ma senza chiudere la piscina per una ristrutturazione totale che necessita di anni. Anche perché il rischio, non remoto – ancora Gianni Cenni – è di ritrovarsi senza né la piscina vecchia né la piscina nuova”.