Commercialisti: “Etica alleata della crescita d’impresa, ecco come stanno cambiando gli obiettivi delle aziende”
Se ne è discusso nel corso dell'incontro "Esperienze di imprenditorialità etica"
Etica e sostenibilità sono buone alleate della crescita d’impresa e lo saranno sempre più nel futuro vicino. È il messaggio che arriva dall’iniziativa “Esperienze di imprenditorialità etica” promossadall’Ordine dei Commercialisti di Prato con il Comitato scientifico dei Commercialisti della Toscana, e organizzata dalla commissione Enti del Terzo settore dell’Ordine di Prato. Molto efficaci le testimonianze di due aziende territorio, quella di Leonardo Raffaelli, socio del Lanificio Balli spa e di Giammarco Piacenti, presidente della Piacenti spa.
L’iniziativa si è aperta con i saluti del presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Prato, Filippo Ravone, della consigliera Caterina Rossi e del presidente della Commissione Enti del Terzo settore, Roberto Bresci. “Abbiamo voluto mettere in evidenza quali sono le opportunità di crescita e di differenziazione dell’imprenditorialità etica – ha messo in evidenza Caterina Rossi – a livello internazionale e locale il concetto di business si sta rinnovando: allo sviluppo economico, finanziario e patrimoniale dell’impresa si affiancano i cosiddetti fattori ESG, ambientali, sociali e di governance, che misurano l’impatto delle imprese sul territorio che le circonda, è una sfida che riguarda il futuro prossimo a cui dobbiamo essere pronti a rispondere. È un percorso che riguarda anche noi commercialisti perché dobbiamo affiancare le imprese nell’integrazione dei nuovi fattori di crescita”.
E intanto, come ha spiegato Antonio Gigliottti, direttore di Fiscal Focus, gli obiettivi delle aziende stanno radicalmente cambiando. “Fino a pochi anni fa si pensava che l’unico obiettivo vero fosse quello di massimizzare il profitto e quindi si guardavano i risultati prettamente economici – ha spiegato Gigliotti – oggi invece vi è un netto cambio di passo, etica e sostenibilità non sono soltanto elementi intangibili ma diventano tangibili nel momento in cui le imprese iniziano ad approcciarsi anche alla realtà in modo completamente nuovo. Adesso c’è la necessità di norme che agevolano il processo e sostengono il cambiamento della cultura d’impresa”.
Il Lanificio Fratelli Balli e la Piacenti sono realtà che testimoniano efficacemente il percorso dell’imprenditorialità etica e sostenibile. Si tratta di imprese storiche del territorio, attive in ambiti molto diversi, che negli ultimi anni hanno fatto scelte coraggiose e innovative. Fratelli Balli – come ha raccontato Leonardo Raffaelli – ha scelto di dare priorità agli obiettivi di sostenibilità e tracciabilità della filiera produttiva, aderendo anche al protocollo 4sustainability che garantisce le performance di sostenibilità della filiera del fashion & luxury. Non solo: nella road map di sostenibilità di Fratelli Balli c’è anche il passaporto digitale del prodotto che ne garantisce il percorso e la tracciabilità..
“L’etica non litiga con il profitto, anzi direi il contrario – ha affermato con convinzione Giammarco Piacenti – la nostra azienda si è dotata diverso tempo fa di un codice etico nella governance come prevede la legge 231, abbiamo ottenuto la certificazione per il welfare aziendale. Siamo soprattutto impegnati ad affiancare la nostra comunità in iniziative positive come i restauri del Duomo e della Roncioniana o la produzione del docufilm di Tommaso Santi dedicato a Francesco di Marco Datini”.