“Il Consiglio del Comune di Prato ha concluso coerentemente i lavori della legislatura, con il partito trasversale degli affari, che ha visto l’astensione complice della destra alla proposta dell’amministrazione liberaldemocratica, da un lato votando gli aumenti delle tariffe e dall’altro svendendo le quote azionarie municipali di Gi.Da., mentre il capogruppo del M5S Maioriello ha lasciato l’aula senza votare, dopo aver incassato però il gettone di presenza”. A dirlo è Alternativa per i Beni Comuni, la lista che sostiene la candidatura a sindaco di Paola Battaglieri alle elezioni di Prato.
“Così, mentre con la cessione delle proprie quote (45,08%) a Multiutility Spa Confindustria Toscana Nord è passata all’incasso – ben 6mln.€, cifra di molto superiore ai 2,5mln.€ versati per la ricapitalizzazione del consorzio – scaricando gli oneri dei 43 milioni d’investimenti richiesti dall’Autorità Idrica Toscana per lo sviluppo dell’acquedotto industriale e civile nell’area pratese; con il conferimento deciso ieri in Consiglio comunale anche della parte municipale di Gi.Da. (pari al 46,92%), la città perde un asset importante di impiantistica e di gestione della risorsa idrica, consegnandolo di fatto alla preponderanza fiorentina e al CdA privatistico della società per azioni”, sostiene Alternativa per i Beni Comuni.