“Prato e i pratesi ostaggio delle lotte interne al Pd”. A dirlo sono i gruppi di centrodestra rappresentati in consiglio comunale a Prato, Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati, in un comunicato congiunto che dà manforte al candidato sindaco Gianni Cenni, ieri all’attacco del Comune sulla questione del Fondo per lo sviluppo e la coesione sociale. “Sull’asse Regione-Comune dovrebbero scorrere soldi per gli investimenti su sicurezza, ambiente, infrastrutture, edilizia, scuola, impianti ma i rappresentanti del partito, eletti e nominati per fare l’interesse dei cittadini, sono presi da malumori reciproci che diventano prioritari rispetto al lavoro in favore di Prato. Fino ad ora non abbiamo messo il naso nelle cose del Pd – dicono i tre partiti -. È arrivato il momento di dire quello che è sotto gli occhi di tutti e cioè che la qualità dei rapporti all’interno del partito si riflette nella gestione delle istituzioni e nei benefici per il territorio. Non sorprende, perciò, che a fronte del deterioramento dei rapporti, si vedano solo passare i 680 milioni di euro di fondi di coesione sociale stornati dal Governo Meloni e assegnati alla Toscana. Ci sono responsabilità precise se a Prato e provincia sono arrivate solo le briciole (3 milioni e mezzo)”, dicono i tre partiti di centrodestra che attaccano il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco Matteo Biffoni e la consigliera regionale Ilaria Bugetti, rei, ai loro occhi, di aver messo le dinamiche di partito davanti all’amministrazione della città di Prato.