Scuola, l’appello del Comune: “No a tagli di docenti e personale Ata”
Per effetto della denatalità il numero delle iscrizioni al nuovo anno scolastico è leggermente inferiore e questo può tradursi in un taglio del personale, che però non fa i conti con i 250 ragazzi che arrivano sempre in corso d'anno nelle scuole pratesi
Un contingente adeguato di insegnanti e più personale Ata: è la richiesta che parte dal comune di Prato e dalla Rete Rispo, che riunisce i dirigenti scolastici, all’indirizzo dell’Ufficio scolastico regionale. A quasi un mese dalla chiusura delle iscrizioni e nella settimana cruciale dell’assegnazione di organico, il rischio è quello di avere una sforbiciata di custodi e di docenti nella nostra città, la cui popolazione scolastica segna per il prossimo anno un -150 bambini e ragazzi. E siccome gli uffici tarano il personale sul numero complessivo degli studenti della città e non sui plessi, alcuni di questi (cioè quelli che a dispetto del trend generale, per zona o per offerta, sono presi d’assalto) rischiano di vedere il cancello chiuso la mattina causa mancanza di ausiliari, come la scuola Tradii di Viale Montegrappa. Senza contare il fenomeno tutto pratese degli arrivi di alunni in corso d’anno, molti dei quali stranieri, circa 250 l’anno.
“Se il prossimo anno scolastico dovesse verificarsi di nuovo la situazione di carenza del personale Ata, io andrò a consegnare le chiavi delle scuole direttamente al Prefetto”, dice il presidente della rete Rispo Mario Battiato