Promulgazione immediata dello stato di emergenza per la situazione della Val Bisenzio: lo chiedono a gran voce le associazioni di categoria imprenditoriali – Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato – in una lettera al governatore Eugenio Giani. Una misura, scrivono le associazioni, in linea con quanto adottato per il simile evento accaduto nel 2019 in Provincia di Pistoia (regolamentato da una legge regionale), che preveda l’istituzione di strumenti volti alla concessione di contributi e ristori in favore delle imprese fortemente penalizzate dalla chiusura della Sr 325.
La richiesta è la conseguenza del rinvio, a data da destinarsi, della riapertura della Sr 325 a senso unico alternato, piccolo ma importante passo verso la normalità.
Alla luce di questa novità – sottolineano le associazioni di categoria – si amplificano infatti le già enormi difficoltà per il sistema produttivo pratese, oltre che per la cittadinanza, che si stanno manifestando con crollo di fatturato delle aziende, aumento vertiginoso dei costi di trasporto e rischio crescente per l’occupazione.
Le associazioni ribadiscono infine che al di là di questi ristori, importanti ma non certamente risolutivi, la vera soluzione consiste nella rapida riapertura della Sr 325 e soprattutto nella progettazione di opere viarie alternative che possano consentire di superare lo stato di crisi in cui la strada viene a trovarsi con insistente frequenza.
“Se si ferma Prato si ferma la Toscana. Mi unisco quindi alla richiesta di stato di emergenza regionale per le frane sulla Sr325 da parte delle categorie economiche. Una richiesta giusta e comprensibile viste le difficoltà nel ripristino – ha dichiarato la deputata pratese di Forza Italia Erica Mazzetti – Siamo di fronte a un’emergenza che si aggrava ogni giorno con conseguenze sul distretto di Prato e non solo. Chiedo al governatore Giani di agire prontamente prima che il danno sia irreversibile. Insieme poi dovremo vagliare delle infrastrutture alternative, per dare ossigeno al distretto e per evitare in futuro altre interruzioni simili”.
Anche i consiglieri regionali di centrodestra Francesco Torselli e Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) sposano le richieste delle associazioni di categoria: “Era stata promessa la riapertura del senso unico alternato della SR 325 ma tutto questo è stato ancora rinviato. In questa fase non rimane che fare quello che le associazioni di categoria e il buonsenso richiedono – affermano Capecchi e Torselli-, ovvero emanare un provvedimento simile a quello del 2019 a Pistoia e procedere con lo stato di emergenza regionale, come stabilito dalla legge regionale 45 del 2020 in materia di protezione civile, assicurando anche quei necessari ristori a tutti quei soggetti che sono penalizzati da una situazione che si verifica con una frequenza non più sostenibile e che davvero ha messo in ginocchio una realtà importante e vitale come la Val Bisenzio”.
Sulla stessa linea la consigliera regionale leghista Elena Meini: “Il tempo passa e paiono non esserci concrete novità riguardo alla seppur parziale riapertura della Sr 325 e quindi concordiamo con l’appello fatto da alcune associazioni di categoria. Le problematiche per le aziende del territorio diventano sempre più preoccupanti, con potenziali riflessi negativi anche riguardo all’occupazione -. Ci auguriamo, dunque, che Giani accolga tale accorato e giusto appello e che ci possa, altresì, essere una necessaria accelerazione nei lavori per ripristinare la viabilità in loco” conclude la rappresentante della Lega.