12 Marzo 2024

Droni per trasportare le merci in Val di Bisenzio

La società Interporto sperimenterà un percorso per il sorvolo lungo l'asse del fiume. Hub in città e in Vallata per il ritiro dei colli


 

Droni per trasportare merce da Prato alla Val di Bisenzio e viceversa, alleviando il traffico sulla 325. Il progetto, sperimentale, è al vaglio della società Interporto della Toscana centrale ed acquista importanza in seguito all’attuale blocco della strada, dopo le recenti frane nei territori di Vaiano e Vernio.
L’uso dei droni eliminerebbe in parte il transito di mezzi commerciali, nel quadro di una politica diretta a fornire alternative alla mobilità su gomma da e per la Val di Bisenzio. Cosi come sta accadendo, grazie al potenziamento – anch’esso in via sperimentale – del trasporto ferroviario, combinato al varo di linee bus dirette ai poli scolastici di Prato.

Un drone in volo

“Stiamo studiando sul piano tecnico e giuridico una rete digitalizzata per droni che, seguendo il percorso fluviale del Bisenzio colleghi l’Interporto di Gonfienti con Vernio, per il trasporto di merci” spiega Francesco Querci, presidente della società Interporto.

Un drone potrebbe coprire il tratto in un’ora circa, trasportando, almeno nel corso della sperimentazione, colli leggeri. La merce sarà recapitata ad un hub, dove il destinatario potrà ritirarla compiendo un tragitto relativamente breve. “Sul percorso saranno previste più sedi di consegna e prelievo. Alcune in città: alle Poste centrali, vicinissime al fiume e nella zona nord, magari utilizzando edifici produttivi dismessi in prossimità del Bisenzio – spiega Querci – Altri hub dovrebbero sorgere in Vallata, in spazi pubblici ed eventualmente attorno a concentrazioni di fabbriche“.

Il progetto del trasporto tramite droni fu annunciato nel 2022, durante il convegno Interporto 4.0, al quale partecipò Enav, l’ente statale che ha competenza sul volo. “Enav è interessato a sperimentare una rete per droni collaborando con un soggetto pubblico quale noi siamo, preferito ai privati che si erano proposti come partner”, puntualizza Querci.

L’Interporto di Prato in località Gonfienti

È allo studio una rete digitale sull’asse Prato-Vernio che consenta il monitoraggio in tempo reale delle condizioni della mobilità. Coinvolti vari enti, fra i quali il Comune di Prato, particolarmente interessato al progetto con l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis. “Si tratta di individuare un tracciato privo di ostacoli artificiali e naturali – che peraltro i droni evitano autonomamente – in modo da garantire il collegamento nella massima sicurezza – spiega Querci – Contemporaneamente si punta a fondare la normativa per disciplinare decollo e atterraggio nell’ambito di una rete di consegna via drone su un percorso definito. In Italia la materia è infatti ancora in via di definizione.

“I modelli ai quali facciamo riferimento sono la digitalizzazione della strada provinciale per Cortina, realizzata in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, finalizzata al varo dei veicoli a guida autonoma e la rete, sempre per guida autonoma, attuata all’interno dell’aeroporto di Torino“, aggiunge Querci.

Principale ostacolo, la mancanza  all’interno dell’Interporto, di spazi per lo  smistamento delle merci in arrivo e partenza. “Tutte le aree coperte sono occupate e al momento non avremmo locali per operare a regime – chiosa Querci – Tuttavia saremmo in grado di varare la sperimentazione, una volta superati gli scogli giuridici”.

Il presidente Francesco Querci all’Interporto

Il vertiporto (così si chiama la base di partenza e arrivo dei droni) sarebbe già ora tecnicamente  in grado di funzionare. “Il nostro obiettivo – conclude il presidente – è dotare il territorio di strumenti digitali per la consegna delle merci ed arricchire il distretto di un’infrastruttura moderna in grado di alleggerire il peso del trasporto su gomma, garantendo consegne sicure e tempestive ed offrire uno strumento supplementare in caso di emergenze di Protezione civile”.

 

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disegno di Marco Milanesi