Clima, Prato fra le città con le temperature più alte d’Italia
I dati decennali esaminati dal Sole 24 ore. In tutta Italia più caldo e piogge meno frequenti ma più intense
Dopo aver suddiviso mille volte in buone e cattive le province italiane, attribuendo a ciascuna pagelle per parametri che vanno dalla generica qualità della vita alla sicurezza; dai redditi ai prezzi; dal buon funzionamento della pubblica amministrazione alla rilevanza dei generi nel contesto socio economico; Il Sole 24 ore ha appena pubblicato la graduatoria del clima. A prima vista sembrerebbe la scoperta dell’acqua (anzi: dell’aria) calda, visto che si enuncia che fra le città con più ore di sole prima è Agrigento e ultima Belluno, che Cagliari e Catania non contano neppure un giorno di grande freddo e Belluno è maglia nera (si spera di lana grossa o pile) per le temperature e che nella classifica generale Bari ha complessivamente il clima migliore d’Italia. Ultima, indovinate chi? Ovviamente Belluno.
Ovvietà, direte. E stavolta, contrariamente a quanto accade per le statistiche relative ai parametri socio-economici non si può neppure incolpare sindaci e assessori. Non ha senso dire Piove (anzi: non piove), governo ladro, perché semmai ladro è il mondo intero – non più solo quello occidentale – che provoca il surriscaldamento globale e giustifica l’indagine del quotidiano economico. Il Sole 24 ore ha analizzato e comparato i fenomeni atmosferici fra il 2010 e il 2023 spiegando con la forza dei numeri ciò che appare da tempo evidente, soprattutto al Nord. Cioè che nel Paese si contano in media 19 giorni di caldo consecutivi in più e 44 in meno di precipitazioni. Queste si sono infatti ridotte nel numero, ma avvengono con maggior intensità, provocando disastri ambientali. La tropicalizzazione del clima, che porta risultati sorprendenti, come Catania prima e Bolzano seconda per umidità dell’aria, dove le meridionali Messina e Vibo Valentia con l’immancabile Belluno sono agli ultimi tre posti.
E Prato? come sta Prato? Nella classifica generale è 66a, con 560,3 punti curiosamente preceduta da Firenze 565,7) e seguita da Pistoia (559,6). La consorella tessile Biella è al 61° posto (573,3). Prato eccelle in negativo per aumento delle temperature, tra i più elevati in Italia, con +2,23° fra il 2013 e il 2023. Peggio, solo Torino, Cuneo, Parma, Terni e Varese: quattro delle quali, come noi, sono realtà fortemente industrializzate, ma nell’indagine non si fa riferimento alla coincidenza.
Le geograficamente vicine Firenze e Pistoia registrano incrementi inferiori: rispettivamente con +1,57 e +1,95.
Rispetto agli altri parametri, Prato ristagna in’aurea mediocritas:
Soleggiamento 72° posto (punteggio 7,6)
Indice calore 76 (81,1)
Ondate di calore 98 (22,00
Eventi estremi 41 (18.00)
Brezza estiva 59 (4,90)
Umidità 47 (187,3)
Raffiche vento 58 (129,0)
Piogge 61 (85,50)
Nebbia 77 (16,7)
Giorni freddi 43 (2,50).
Due annotazioni: il proverbiale vento pratese lascia la città a metà classifica, mentre Trieste si conferma per distacco la città più flagellata (valore 982, seguita da Ragusa): nel computo pratese rientra per cronologia la tempesta del 5 marzo 2015, col crollo parziale delle mura perimetrali del conservatorio San Niccolò.
Tra gli eventi estremi dovrebbe esser stato considerato, in quanto avvenuto nel 2023,sia pur a fine anno, il disastro del 2 novembre scorso con l’allagamento della zona nord e parte dei comuni di Vaiano e Montemurlo.
Insomma: più caldo e meno piogge diffuse, ma più concentrate e intense, in tutta Italia. Il clima non rispetta i confini amministrativi, per cui ha relativamente senso la graduatoria per microentitàterritoriali qual è la provincia di Prato, penultima per superficie in Italia su 107, appena più estesa di Trieste. Il clima rappresenta un mal comune e nessuno, neppure i “vincitori” hanno da rallegrarsi troppo per la graduatoria. A parte il quotidiano che l’ha realizzata e che può bearsi di avere il sole 24 ore.