20 Febbraio 2024

Visitazione, fra Carmignano e Prato gode Poggio a Caiano

Dietrofront della Diocesi di Pistoia che promise l'opera al museo civico pratese. Il Pontormo torna nella "sua" Villa Medicea


 

 

Il terzo gode. Fra il Comune di Carmignano che avrebbe voluto mantenere la Visitazione del Pontormo sul proprio territorio (al museo Archeologico di Artimino) e quello di Prato che si era  proposto per accogliere l’opera a Palazzo Pretorio, gode Poggio a Caiano. Non fa una gran figura la Diocesi di Pistoia, proprietaria dell’opera, che a dicembre scorso, col beneplacito della Sovrintendenza, l’aveva assegnata al Comune di Prato, perché la ospitasse durante i restauri alla chiesa carmignanese dei Santi Michele e Francesco.

Al successivo giro di valzer, stavolta assieme alla Direzione regionale dei Musei e il Comune di Poggio a Caiano, la curia pistoiese ha cambiato cavaliere.

L’ha spuntata Poggio, che ha dalla propria l’asso di briscola della Villa Medicea, capolavoro dell’architettura rinascimentale, in cui è custodita la lunetta dedicata a Vertumno e Pomona che Pontormo affrescò circa dieci anni prima di dipingere la Visitazione. Inoltre Poggio e  Carmignano sono considerate “gemelle“, per via della collocazione sul Montalbano e l’impronta che su entrambe lasciarono i Medici.

Poggio a Caiano, infine, rappresenta una soluzione “democristiana” cioè in grado di non scontentare troppo nessuno, nel solco della tradizione politica di quel Comune a lungo governato dallo scudocrociato. A Poggio infatti la Visitazione resta in provincia di Prato (e c’era il rischio che finisse a Pistoia o agli Uffizi). E rimane nella diocesi di Pistoia: a Prato o a Firenze si sarebbe trovata sotto una curia diversa.

Chissà cosa penserà in  cuor suo e al di là delle dichiarazioni ufficiali Edoardo Prestanti, sindaco di Carmignano che a dicembre la buttò in politica accusando il segretario provinciale del Pd pratese Marco Biagioni di non aver impedito il ratto” del dipinto da parte di Prato, Comune dello stesso colore politico.

A cose fatte Prestanti si ritrova l’opera nel paese vicino e inevitabilmente rivale e per di più governato da una giunta di centrodestra. Ma c’era da aspettarselo: con la Madonna, santa Elisabetta e un’ancella in sgargianti drappeggi arancio, rosa, verde, beige, blu pavone, la Visitazione è un dipinto cromaticamente democratico. E  Pontormo, in pittura, è un campione del Cangiantismo. Così, non fa una piega,  la Visitazione, nel finire in un Comune azzurro, verde e tricolore dopo esser sopravvissuta alla lite fra due Comuni rossi.

 

Buongiornoprato@tvprato.it

disegno di Marco Milanesi

Massimo Cacciari: “La Visitazione del Pontormo resti nel territorio, meglio se a Carmignano”