Ammonterà fino ad un massimo di 3mila euro a nucleo familiare, anche per i beni mobili, il contributo straordinario forfettario da parte della Regione Toscana a sostegno delle famiglie che hanno subito danni a causa dell’alluvione del 2 novembre 2023; il contributo è finalizzato al ripristino o alla sostituzione dei beni danneggiati. L’atto, che ha ricevuto il sì unanime del consiglio regionale con 32 voti favorevoli, è stato illustrato dalla presidente della commissione Sviluppo economico Ilaria Bugetti (Pd). Il contributo regionale sarà cumulabile con altri contributi di fonte nazionale. Si rinvia poi ad una delibera della Giunta per la definizione di criteri e modalità della procedura di contributo mentre per l’individuazione dei beneficiari del contributo, si farà riferimento alla domanda di ricognizione e richiesta danni presentata sul portale regionale dagli interessati.
“Una norma attesa – ha detto Ilaria Bugetti – che va a migliorare, semplificare e arricchire la qualità e la quantità dei contributi che sono stati riconosciuti alle famiglie alluvionate in base alla legge 51 approvata a dicembre 2023.”
“Andiamo ad ampliare – continua Bugetti – la platea di persone che possono richiedere i danni e la tipologia dei ristori che possono ottenere, comprendendo sia i beni mobili che quelli immobili. Il contributo rimane fissato a 3.000 euro, ma con la possibilità di dichiarare tutte le tipologie di danno registrate durante gli eventi alluvionali di novembre, comprese le auto andate distrutte”.
Bugetti ha ricordato che “in commissione abbiamo cercato di dare una spinta non solo sulla velocità ma anche sulla necessità di sensibilizzazione e comunicazione dei cittadini sulla richiesta dei ristori”. La presidente ha ribadito che “occorre dare un’informazione corretta a tutta la cittadinanza colpita dall’alluvione, affinché le persone presentino le richieste per i danni”.
Bugetti ha ricordato che accanto “ai 25milioni destinati alle famiglie e ai 12 milioni per le imprese, queste ultime potranno beneficiare di una misura aggiuntiva, visto che di una parte delle spese di istruttoria si farà carico la Regione Toscana”.
Sono state quantificate in 174mila euro le spese di gestione che gravano sugli interventi per un contributo straordinario per le attività economiche e produttive extra-agricole a carico del bilancio regionale. La cifra è stata determinata partendo dalla stima dei costi presentata da Sviluppo Toscana agli uffici regionali per la gestione degli interventi.
L’Aula ha votato all’unanimità anche un ordine del giorno, collegato alla legge, a firma Bugetti, Elena Meini (Lega) e Vittorio Fantozzi (FdI) che dà un indirizzo al regolamento della Giunta per chiarire la modalità di presentazione delle domande e per capire la tipologia con cui vengono erogate le risorse. “Si danno le risorse – spiega Bugetti – anche se il bene non è stato acquistato e saranno poi gli scontrini a fare fede circa l’acquisto avvenuto”.
“Spero che questa legge ci consenta di allargare la platea dei beneficiari – è intervenuta Elena Meini, annunciando voto favorevole – Al 19 gennaio sono pervenute 5.696 le domande per i beni mobili e 5.945 per i beni immobili, ma ci è stato spiegato che le due domande non sono cumulabili, quindi le famiglie riceveranno un unico contributo di 3mila euro”. “Volevo capire se le famiglie che hanno fatto richiesta per i beni mobili siano le stesse che hanno fatto richiesta per quelli immobili” e “nel caso in cui queste domande dovessero essere le stesse, poiché avanzerebbe una cifra di 13/14 milioni, se c’è la volontà da parte della Giunta di riaprire questo bando”. Sull’ordine del giorno “non volevamo vincoli sull’obbligo di riacquisto del bene prima della domanda, occorre togliere il vincolo della rottamazione della vecchia auto e l’acquisto di una nuova”.
“Vorrei sapere se i termini di scadenza per l’accesso ai bandi vengono rivisti – ha chiesto Maurizio Sguanci (IV) – mi domando chi non aveva fatto domanda per i beni mobili come fa ad accedere a questi nuovi finanziamenti”.