Prato si conferma come la provincia con la maggior incidenza di stranieri (il 24%) rispetto alla popolazione residente. Percentuale che sale al 28% nelle scuole, come indica lo studio sugli alunni stranieri effettuato dal Ministero dell’Istruzione e del merito nell’agosto 2023, ovvero la più alta a livello nazionale e più del doppio della media italiana, pari al 10,6%. I numeri sono stati riferiti durante il convegno ‘Scuola plurale’ che si è aperto oggi al Museo del Tessuto di Prato e che si chiuderà domani sabato 3 febbraio, organizzato dall’assessorato alla Cittadinanza dell’amministrazione pratese in collaborazione con la Regione Toscana. “Confrontiamo i sistemi territoriali che gli enti locali insieme ai partner del terzo settore e agli altri livelli di governo hanno messo in piedi nel corso del tempo, sostituendosi all’assenza dello Stato in tema di politiche di inclusione scolastica in riferimento a territori come il nostro in cui la percentuale di alunni con background migratorio è particolarmente elevata”, ha dichiarato l’assessore all’Immigrazione del Comune di Prato Simone Mangani. “Purtroppo non c’è molta attenzione dal livello nazionale, come Regione invece sulla scuola stiamo cercando di investire molto – ha detto l’assessora regionale all’Istruzione Alessandra Nardini, presente insieme all’assessore all’Immigrazione Stefano Ciuoffo -. Quando parliamo di scuola plurale parliamo anche di tutte quelle progettualità che consentono ai bambini che arrivano da altri Paesi di inserirsi nei nostri percorsi scolastici e di diventarne parte pienamente attiva”.