29 Febbraio 2024

Newsweek stila la classifica di 131 ospedali italiani: il Santo Stefano è tra le ultime posizioni

Male anche altri due nuovi ospedali costruiti in Toscana. Bene Careggi, 11° in Italia. Ecco come è stata stilata la graduatoria


Il Santo Stefano di Prato si colloca fra le ultime posizioni nella classifica sugli ospedali italiani stilata da Newsweek. Il magazine statunitense pone il nuovo ospedale pratese soltanto al 125° posto sui 131 nosocomi presi in considerazione in tutta Italia. Quella della principale struttura sanitaria cittadina è la peggiore performance tra i 13 ospedali toscani che compaiono in graduatoria.
Male anche altri due tra i 4 nuovi ospedali costruiti con project financing fra 2013 e 2016 nella nostra regione: Pistoia è 124°, appena sopra Prato, il nuovo San Luca di Lucca è in 105° posizione, mentre il nuovo ospedale delle Apuane non figura tra i 131 ospedali recensiti.
In Toscana, secondo Newsweek, ci si cura meglio nelle strutture di riferimento di aziende ospedaliero-universitarie (quella di Careggi a Firenze è 11° in Italia, Pisa è 27°, mentre Siena è più staccata al 73° posto). Ma risultati positivi si trovano anche in ospedali di città più piccole e con immobili più datati: l’ospedale San Donato di Arezzo è 29° in Italia; Santa Maria Nuova a Firenze è 53° seguita di due posizioni dall’ospedale di Grosseto (55°). Nella prima metà della classifica ci sono anche i nosocomi di Empoli (60°) e Santa Maria Annunziata a Bagno a Ripoli (63°). Più in basso, ma comunque collocate meglio di Prato, figurano l’ospedale Lotti di Pontedera (84°) e l’ospedale di Livorno (96°).

La classifica nazionale di Newsweek registra il primato del Policlinico universitario Gemelli di Roma, ritenuto per il quarto anno di fila miglior ospedale d’Italia ed anche il 35° nel ranking dei migliori ospedali del mondo (unica struttura italiana a figurare tra i primi 50 al mondo).
Il podio italiano di Newsweek è completato da due ospedali milanesi: al secondo posto compare il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano e al terzo posto il San Raffaele.

Ma come è stata stilata la classifica del World’s Best Hospitals 2024 Newsweek?
Ogni ospedale viene valutato a partire da una corposa base di dati che comprende il parere di esperti (survey online condotta tra settembre e novembre 2023 tra oltre 85 mila dottori, direttori di ospedali, professionisti sanitari in 30 nazioni), sondaggi condotti tra i pazienti (indagine di soddisfazione relativa al ricovero), metriche di qualità degli ospedali (ad esempio qualità delle cure, misure igieniche, sicurezza dei pazienti, tempi d’attesa), indagine sull’implementazione dei PROMs (Patient-Reported Outcome Measures, cioè misure di esito riportate dal paziente, definite come questionari standardizzati e validati completati dai pazienti, per misurare la percezione del loro benessere funzionale e la qualità di vita).
Il peso rispettivo di ognuno di questi criteri per la definizione del punteggio finale è il seguente: raccomandazione da parte di ‘pari’ (esperti): 40% (per la classifica nazionale) e 5% (per la classifica internazionale); esperienza dei pazienti: 16,25%; parametri di qualità dell’ospedale: 35,25%, implementazione dei PROMs: 3,5%.

Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato del centrodestra, commenta la classifica sulle strutture sanitarie che colloca il Santo Stefano ultimo tra gli ospedali toscani e tra gli ultimissimi a livello nazionale. “I pratesi hanno sempre avuto ragione sul nuovo ospedale: piccolo, insufficiente, non funzionale, del tutto inadeguato alle esigenze del territorio. Eppure, contro ogni logica di buonsenso e in totale spregio della capacità di ascolto e confronto che ogni amministratore pubblico dovrebbe avere, i cittadini sono stati ignorati, zittiti e qualche volta anche offesi. Ora, a certificare il fallimento di quella scelta sciagurata, arriva la graduatoria stilata da Newsweek che posiziona il Santo Stefano al 125esimo posto su 131 ospedali italiani passati in rassegna. Chi ha letto o ha voglia di leggere il metodo di costruzione della classifica, può rendersi conto dei due fondamentali presi in esame: il parere di esperti e tecnici e la percezione su benessere funzionale e qualità di vita espressa dai pazienti. Anche Newsweek non capisce niente come è stato detto tante volte ai pratesi? oppure sono i pratesi che già dieci anni fa avevano capito tutto”?
Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato, commenta la classifica sulle strutture sanitarie che colloca il Santo Stefano ultimo tra gli ospedali toscani e tra gli ultimissimi a liPer Cenni “i pratesi hanno avuto ragione prima, durante e dopo: prima, quando chiedevano di non procedere alla demolizione del vecchio ospedale Misericordia e Dolce; durante, quando tutti ci siamo resi conto di quanto avrebbe fatto comodo per la gestione della pandemia; dopo, cioè ora, perché in regime di ordinaria amministrazione è 125esimo in una graduatoria fatta di 131 posizioni”.
Cenni parla anche del personale tutto: “Di fronte a un giudizio così negativo, non servono sforzi per comprendere le difficoltà con le quali gli operatori sanitari sono costretti a misurarsi. I cittadini pagano cara una scelta sbagliata, sciagurata, ma questo vale anche per chi al Santo Stefano ci lavora. L’ospedale è stato inaugurato nel 2013, spacciato come modello di rivoluzione e avanguardia che altri Paesi avevano già sperimentato e abbandonato: questa si chiama arroganza. L’arroganza del centrosinistra”.

“Non è mai stata nostra abitudine commentare le classifiche e non farò eccezione su quella di Newsweek di cui non conosco i criteri, ma è necessario ribadire che il livello dei professionisti sanitari del Santo Stefano è di altissimo livello. Lo dico da amministratore, ma ancor più da cittadino che come tanti si è rivolto al nostro nosocomio”. Così invece il vicesindaco Simone Faggi. “I pratesi sanno bene che chi si rivolge al nostro ospedale può contare su un livello molto alto di cura, grazie a medici, infermieri e personale sanitario di grande competenza – aggiunge Faggi -. E a dimostrarlo è anche il grande numero di pazienti in cura al Santo Stefano non residenti nella nostra città. I problemi di altro tipo, come quelli del dimensionamento, in questi anni sono stati affrontati concretamente, invece che con chiacchiere e inutili polemiche, rimpiangendo una struttura che non rispettava più alcun criterio di sicurezza. Voglio ancora una volta ringraziare tutto il personale del Santo Stefano, non sarà una rivista americana a mettere in dubbio la qualità del nostro ospedale che è fatto di donne e uomini che lavorano ogni giorno per la nostra salute”.