La Regione dà in omaggio la guida del turismo femminile, ma Prato non c’è
La Lonely Planet "Benvenute" tratta solo tre territori della Toscana. E l'area pratese non c'è
La Regione Toscana continua la collaborazione con Lonely Planet facendo omaggio ai cittadini di una nuova a guida digitale scaricabile gratuitamente.
Stavolta il titolo non riguarda un territorio, come accade di norma su tutte le guide, ma i destinatari, anzi le destinatarie dell’offerta. “Benvenute” si legge sulla copertina tempestata di girasoli, in cui si avverte che si tratta di un “viaggio nell’anima femminile della Toscana”. Nell’era delle pari opportunità prospera infatti il turismo di genere: di quello femminile si parlerà stamani, lunedì 5 febbraio alle 11 alla Bit, Borsa del Turismo Internazionale di Milano, dove la Regione Toscana presenterà la miniguida digitale di Lonely Planet.
Sono 39 pagine dedicate a quattro temi. Su Cultura e patrimonio focus sul quartiere Santa Croce a Firenze e su Populonia (Grosseto) con interviste rispettivamente a Cristina Acidini e Marta Coccoluto. Su Accoglienza iconica (quanto abuso di questo termine) Forte dei Marmi con Veronica Berti Bocelli. Nel capitolo Artigianato focus su Firenze ricordandone tutti i monumenti universalmente noti e zoom sul quartiere San Frediano con interviste alle orafe Camilla e Susanna Alis e a Elisabetta Bardelli Ricci dell’Antico Setificio Fiorentino. Infine, per Benessere e natura si parla di Garfagnana con Serena Miazzo e delle Colline del Grossetano con intervista a Laura Quinti.
Una guida al turismo femminile sarà certamente varata nel segno dell’inclusione (di generi), ma ciò che balza agli occhi è l’esclusione (geografica) di sette delle dieci province toscane. Si celebrano due località della Lucchesia e del Grossetano oltre all’immancabile Firenze, ma niente di Arezzo, Livorno, Massa Carrara, Pisa, Pistoia Prato, Siena.
Riguardo alle iniziative della Regione Toscana con Lonely Planet Prato ha un nervo scoperto, dopo la pubblicazione della guida (pure allora scaricabile gratuitamente) in cui la città era bellamente ignorata nella carta geografica.
La carta della Toscana che cancellava Prato
E Prato, seppur in vasta e autorevole compagnia, è inesistente su questa guida al femminile. Siamo certi che la Regione non vorrà dividere in figlie e figliastre le proprie province e ci saranno altre edizioni di Benvenute per invitare le turiste nel resto della Toscana (ma nel materiale illustrativo e nel comunicato stampa non ve n’è traccia).
A Prato non mancano figure femminili né nella storia (Margherita Bandini Datini, Lucrezia Buti), né nell’attualità imprenditoriale, amministrativa, culturale. E l’artigianato tessile è di prim’ordine anche qui. Aspettiamo nuove edizioni di Benvenute per non segnare una nuova esclusione e immaginare nel tripudio promozionale di altri territori, una Lonely Prato, una Prato solitaria. Solitaria e triste, senza guida per turiste.