1 Febbraio 2024

La città di Prato consegna il Premio Santo Stefano a quattro aziende

Sabato 3 febbraio la cerimonia di premiazione alla Camera di Commercio. Quest'anno gli Stefanini sono stati realizzati da un artista d'eccezione: il vicario generale della Diocesi di Prato mons. Daniele Scaccini


Sabato 3 febbraio Prato consegnerà il Premio Santo Stefano a quattro aziende. La novità di quest’anno è lo «Stefanino», la cui realizzazione è stata affidata a monsignor Daniele Scaccini. Forse non tutti sanno che il Vicario della Diocesi di Prato è laureato in architettura, è un ottimo disegnatore e in gioventù amava dipingere. «Il comitato promotore mi ha chiesto di ideare il Premio, mi hanno incoraggiato e sostenuto così ho deciso di accettare la sfida», spiega mons. Scaccini.

Lo Stefanino 2023-2024 ha come base due ruote dentate che simboleggiano il lavoro, sormontate da una pietra verde del Monteferrato, un colore e un materiale simbolo della bellezza di Prato, da questa piattaforma salgono delle fiammelle dorate; tre rappresentano il moto del Premio: scienza, coscienza e innovazione; una quarta, centrale, è la sintesi. Dalla pietra salgono anche dei fili colorati di alluminio, «sono la fantasia, ma anche un richiamo ai cicli del tessuto, del tessuto sociale e imprenditoriale di Prato. Questa opera – conclude il vicario Scaccini – vuole essere anche un omaggio a Giovanni Masi, l’ispiratore del Premio Santo Stefano».
Gli Stefanini sono stati assemblati, uno per uno, da monsignor Daniele Scaccini e saranno consegnati ai vincitori della quattordicesima edizione del Premio: Signo srl, Pecci Filati, Rifinizione Penny e Linsieme Filati. Si tratta di una azienda attiva nella grande distribuzione e tre imprese del comparto tessile.

La cerimonia di premiazione e lo Stefanino sono stati presentati questa mattina alla Camera di Commercio dal comitato promotore del Premio, costituito da Diocesi, Comune e Provincia di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e Camera di Commercio di Pistoia e Prato. L’evento si tiene alle 10,15 all’auditorium della Camera di Commercio e vedrà la partecipazione di padre Guidalberto Bormolini e di Raul Caruso, docente all’Università Cattolica, che dialogheranno sul tema dell’economia come strumento di pace. Sarà presente il sottosegretario agli esteri Giorgio Silli. La cerimonia, condotta dalla giornalista Giulia Ghizzani, è organizzata da Tv Prato e sarà trasmessa integralmente martedì 6 febbraio alle 21,20 sul canale 75.

 

 

Le parole dei promotori. «Questa iniziativa è importante per il nostro territorio – ha affermato Dalila Mazzi, presidente della Camera di Commercio di Pistoia e Prato – perché mette in evidenza la caratteristica dell’imprenditoria pratese, quella di essere coriacea e quella di lavorare con testa e cuore per raggiungere il successo». L’assessore comunale allo sviluppo economico Benedetta Squittieri ha sottolineato come il Premio rappresenti perfettamente Prato, «una città che macina chilometri quando gli altri macinano centimetri, ma che spesso non si ferma a godere dei risultati ottenuti perché pensa già alle sfide successive. Lo Stefanino è l’occasione giusta per rallentare e raccontare la bellezza delle nostre imprese». Sulla stessa lunghezza d’onda è intervenuta Raffaella Pinori, vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, vincitrice dello Stefanino lo scorso anno con la sua azienda Pinori Filati: «è emozionante ricevere questo riconoscimento, i pratesi sono pragmatici, sembrano non aver bisogno di premi, invece è importante evidenziare le best practices, sono esempi che lasciano una traccia, utile per tutti». Il vice sindaco di Montemurlo, Giuseppe Forastiero ha osservato l’utilità di parlare di pace il giorno della premiazione, «la cui mancanza la paghiamo tutti i giorni, lavorare per la pace può portare ricchezza e una economia sana».

In quattordici edizioni il Premio è andato a 51 aziende del distretto produttivo di Prato. Di queste 33 sono del comparto tessile, mentre le altre sono impegnate in diversi settori: alimentare, edile, elettronica e hi-tech, cosmetico e meccanico.
I cittadini possono inviare via web, attraverso il sito della Diocesi di Prato, una candidatura per il Premio Santo Stefano. Viene chiesto di descrivere i principali punti di eccellenza dell’impresa tenendo conto delle motivazioni del Premio: eticità, ricerca, innovazione, rispetto delle regole, della concorrenza e dei diritti dei lavoratori.
«Quest’anno le candidature sono state quaranta e non è stato facile scegliere – ha detto Daniela Toccafondi a nome dei tecnici del comitato promotore – erano tutte meritevoli. Per questo abbiamo deciso di allargare a quattro la solita platea di tre vincitori, anche per rafforzare la fiducia che abbiamo nel nostro territorio dopo l’alluvione del 2 novembre scorso. Ricordiamo infine che il Premio va a tutta l’azienda, a chi l’ha fondata, all’imprenditore che la gestisce ma anche al singolo lavoratore che si impegna ogni giorno nel raggiungere obiettivi condivisi».