Il Prefetto Adriana Cogode lascia Prato: il saluto alla città
L'amministrazione comunale ha conferito al Prefetto il “Gigliato d’oro”, la più importante onorificenza cittadina
Il sindaco Matteo Biffoni ha conferito il “Gigliato d’oro”, la più importante onorificenza cittadina, al prefetto Adriana Cogode che lascia il suo incarico a Prato dopo tre anni per raggiunti limiti di età. Il riconoscimento è stato conferito al Prefetto “quale segno di riconoscenza per l’appassionata disponibilità dimostrata nei confronti della città e per il lavoro svolto con competenza e saggetta al servizio della legalità e della sicurezza cittadina e per la grande collaborazione con le istituzioni locali”. Di seguito il messaggio di saluto rivolto alla città dal Prefetto Adriana Cogode.
I SALUTI DEL PREFETTO ADRIANA COGODE
Nel congedarmi da questa provincia desidero rivolgere ai cittadini tutti, alle autorità civili militari e religiose ed alle istituzioni pubbliche e private un cordiale e grato saluto. Durante i tre anni trascorsi nella sede prefettizia di Prato ho avuto l’opportunità di conoscere un altro importante segmento sociale ed economico del nostro magnifico Paese ed apprezzare il senso civico, la dedizione al lavoro ed all’impresa di questa comunità che si distingue anche per una non comune vivace vocazione artistica e culturale. Pur nei momenti difficili, come la pandemia e le emergenze e, da ultimo, l’alluvione del novembre scorso, la risposta dei cittadini, delle imprese, degli amministratori comunali e degli organi dello Stato è stata corale, a riprova di una consolidata cultura partecipativa alle problematiche del territorio. Un modello sul quale occorre a mio avviso fare tesoro per continuare ad operare in piena sinergia a livello territoriale e regionale affinchè i piani di previsione e prevenzione affidati alla comunità tecnico scientifica insieme ai conseguenti piani di emergenza sugli scenari di rischio del territorio siano sempre aggiornati e a conoscenza di tutti gli organi di protezione civile e dei cittadini, debitamente informati, primi protagonisti della convivenza con il territorio e delle norme di comportamento in caso di pericolo. Il nostro sistema ordinamentale, basato sulla pluralità e sulla diversificazione delle competenze garantisce in specie nel campo della sicurezza la massima efficienza dell’azione amministrativa a condizione però di una piena e fattiva sinergia e di un coeso lavoro di squadra a livello istituzionale. Mettere a fattor comune talune importanti finalità dei singoli enti, senza trascurare le non meno importanti percezioni dei cittadini sulla qualità della vita e della sicurezza, consente di attuare efficaci strategie e perseguire l’obiettivo comune del pubblico interesse e della garanzia dei diritti civili, obiettivo sempre e comunque prioritario. D’altronde questo è il senso della nostra Costituzione, è il senso di una Pubblica Amministrazione moderna, orientata verso una strategia di rete, per favorire la coesione istituzionale affinchè, pur nel rispetto dei diversi ruoli, nessuna risorsa si disperda vanificando la forza dell’unità di squadra nell’interesse del pubblico bene. Ed in particolare le attività di protezione civile, le iniziative in tema di legalità, sicurezza, antimafia, contrasto allo sfruttamento lavorativo, le misure a tutela dell’ordine pubblico e quelle volte a prevenire e attenuare pericolose tensioni sociali o ad intervenire, in termini conciliativi, su problematiche occupazionali e sindacali insieme a molte altre attribuzioni prefettizie, convergono tutte nella direzione di assicurare coesione sociale ed una qualità della vita il più possibile consona al vivere civile. In particolare poi, in un comprensorio così importante sul piano della produttività, contraddistinto da una forte e positiva vocazione industriale, il Prefetto non può non tener conto dell’attività di prevenzione finalizzata alla sicurezza ed alla protezione dell’economia legale attraverso il contributo di attività interforze mirate a contrastare il pericolo delle infiltrazioni mafiose negli appalti e nei servizi pubblici. Anche in questo settore, un obiettivo comune per tutelare e difendere la libertà economica di impresa e la sicurezza dei cittadini onesti, obiettivo che non può non perseguirsi se non attraverso un percorso culturale alimentato dalla consapevolezza che la legalità è la sola garanzia di crescita e di sviluppo del territorio. Con questo spirito e con questi intenti ho svolto il mio mandato, consapevole delle gravose responsabilità del ruolo di rappresentante dello Stato e della missione istituzionale del Prefetto, orientata in primis verso la tutela della legalità e della sicurezza, il raccordo con gli enti locali, la valorizzazione della cultura istituzionale, il coordinamento in materia di protezione civile e delle Forze di Polizia cui va il mio sentito ringraziamento per la operosa dedizione nelle attività di prevenzione e contrasto della criminalità. Ringrazio i sindaci, il Corpo dei Vigili del Fuoco per il loro diuturno impegno per la sicurezza dei cittadini, il mondo della scuola con il quale ho anche potuto condividere importanti progetti formativi, il volontariato qui numeroso e attivo, insieme a tutte le altre istituzioni della provincia con le quali, grazie ad un sereno e proficuo confronto, è stato possibile affrontare temi delicati ed importanti per questa comunità. Non posso esimermi dal rivolgere il mio apprezzamento ed un sincero ringraziamento al personale della Prefettura ed ai Dirigenti, per la incondizionata collaborazione, lo spirito di sacrifico ed il senso dello Stato che anima, con passione, il loro impegno. Rivolgo infine alla comunità della Città capoluogo e della provincia ed alle giovani generazioni il mio più sincero auspicio di ogni bene.