22 Febbraio 2024

Giovanna Chirri, la vaticanista autrice dello scoop sulle «dimissioni» di Benedetto XVI, ospite della festa dei giornalisti

Tradizionale incontro promosso dalla Diocesi di Prato con la stampa locale per parlare e confrontarsi sul mondo dell'informazione e della comunicazione


Giovanna Chirri, a lungo vaticanista dell’Ansa e autrice dello scoop mondiale sulla rinuncia al pontificato di Benedetto XVI, è stata l’ospite della tradizionale festa dei giornalisti promossa dalla Diocesi di Prato. Questa mattina, nel refettorio del Seminario, Chirri ha raccontato la sua esperienza di giornalista d’agenzia e condiviso con i colleghi pratesi alcune riflessioni sul futuro della professione.

Il racconto di quella mattinata storica – l’11 febbraio 2013, giorno delle «dimissioni» di papa Benedetto dalla guida della barca di Pietro, pubblicato nel libro «I coccodrilli di Ratzinger» – per Giovanna Chirri è il punto di partenza per riflettere e far riflettere su come sia cambiato oggi il modo di fare informazione. «Per comprendere quella notizia, con l’annuncio fatto in latino – ha detto la Vaticanista – ho attinto a pochi e elementari insegnamenti del vecchio giornalismo: stare sempre per strada quando ci sono gli avvenimenti, seguirli, cercare di mettere insieme gli elementi, avere un po’ di cultura, qualche reminescenza di latino dal liceo e conoscere i documenti, come quello di Paolo VI, “Ingravescentem aetatem”, dedicato proprio al “pensionamento” dei cardinali. E poi ho avuto anche un pizzico di fortuna, che serve sempre». Dunque essere lì, vedere, verificare e raccontare, sono regole che valgono ancora oggi per tutti coloro che vogliono fare informazione in modo serio.

Tra i presenti, appartenenti alle redazioni dei media e degli uffici stampa locali, anche il vescovo Giovanni Nerbini, che ha introdotto l’incontro mettendo in evidenza «il bisogno di una informazione corretta, che tenga conto della complessità e cerchi di rappresentarla, nonostante il chiaro bisogno della tempestività e della brevità, tipico della comunicazione di oggi, dominata dai social e dal sensazionalismo».