Si chiamava Caffè Zero perché nel 2009 un fratello e una sorella partivano, appunto, “da zero” con il loro bar in via Garibaldi. Oggi il caffè Zero diventa “Caffè Poirot”, perché come dice Pino Gazzo, che insieme alla sorella Tania conduce l’attività, “se Poirot esistesse, si fermerebbe qui”. C’è fermento nel commercio in centro storico: e oggi, domenica 4 febbraio, è stata la volta dell’inaugurazione in piazza delle Carceri del Caffè Poirot, alla presenza di tantissime persone. “Abbiamo deciso di trasferirci perché il fondo è il doppio di quello che avevamo in via Garibaldi e perché piazza delle Carceri offre oltre ad una splendida cornice anche la possibilità di mettere più tavolini all’aperto, con il vantaggio di non avere il passaggio delle auto. Amplieremo l’offerta pranzo e anche quella della colazione, che diventerà internazionale”, spiega Tania Gazzo.