Guardie mediche in difficoltà, Sciumbata a Giani: “Si confronti non solo sui tagli, ma anche sui problemi cronici della sanità pratese”
La presidente della commissione sanità, che ieri ha compiuto una ricognizione sul campo, si rivolge al presidente della Regione: "Il confronto sia anche in Comune"
Non solo pronto soccorso: sotto le festività natalizie anche il servizio di guardia medica ha mostrato criticità. Se al Santo Stefano (dove si sono raggiunti picchi di 270 accessi nell’arco delle 24 ore) alcuni pazienti hanno dovuto attendere su una lettiga per più di un giorno per trovare un posto di degenza, non è andata meglio nelle 3 postazioni di continuità assistenziale presenti a Prato.
Soprattutto nei giorni festivi dei ponti di Natale e Capodanno, il centralino della guardia medica non è riuscito a gestire le numerose chiamate. Tante persone non sono riuscite a prendere la linea, o hanno dovuto attendere oltre un’ora per avere un appuntamento. Così c’è chi si è visto costretto a recarsi di persona alle tre postazioni, in centro, a Coiano e a San Paolo, per supplicare i medici di farsi visitare senza appuntamento. Altri, con ogni probabilità, sono andati ad ingolfare il pronto soccorso, dove circa la metà degli accessi riguardano codici minori.
Ieri anche la dottoressa Rosanna Sciumbata, medico di famiglia e presidente della commissione sanità in consiglio comunale, ha voluto fare una ricognizione sul campo. Dopo aver provato a chiamare la centrale di guardia medica ed essere riuscita a parlare con l’operatore soltanto al terzo tentativo e dopo circa 20 minuti di attesa, Sciumbata si è recata al pronto soccorso e in due delle tre postazioni di guardia medica. In quella di via San Jacopo dalle 8 alle 11 le visite effettuate erano state 9, tra cui una domiciliare e in quel momento non c’era nessun paziente ad aspettare.