14 Dicembre 2023

Prato Comunità educante, sfida alla povertà educativa priorità per il futuro

Patto tra Fondazione e Intesa Sanpaolo: raddoppiate le risorse a disposizione che arrivano a 200 mila euro


Nessun futuro per Prato e per l’Italia senza un impegno collettivo per vincere la sfida alla povertà educativa, una condizione che oggi ha tante e diverse facce. È il messaggio che arriva deciso e chiaro dalla giornata dedicata al Progetto Prato Comunità educante e al futuro dei giovani che la Fondazione Cassa di Risparmio ha promosso oggi al Centro Pecci.

I giovani sono sempre meno e sempre più in difficoltà, per questo di loro occorre avere la massima cura. “Di fronte a una tale necessità occorre cambiare linguaggio, mobilitarci insieme ed è per questo che la Fondazione Cassa di Risparmio promuove e sostiene per la seconda volta il progetto Prato Comunità educante che coinvolge scuole, istituzioni culturali, realtà Terzo settore e centinaia di ragazze e ragazzi”, ha messo in evidenza Diana Toccafondi, presidente della Fondazione, che ha aperto il confronto con Stefano Collicelli Cagol, direttore del Centro Pecci.

Il sindaco Matteo Biffoni ha ricordato che Prato comunità educante nasce anche per dare risposte al disagio giovanile nel post pandemia. “Un progetto del genere non poteva che nascere a Prato – ha affermato il sindaco – è un progetto del fare concreto che dà risposte alle difficoltà delle ragazze e dei ragazzi”. Del resto, come ha ricordato la presidente del Pin Daniela Toccafondi, la sua efficacia è stata dimostrata anche dal monitoraggio dei risultati a cui hanno lavorato i ricercatori del Laboratorio Arco del polo universitario di Prato (sono stati presentati da Linda Terenzi e Marta Magnani).

Prato Comunità educante è quindi un progetto necessario. Tanto che la Fondazione Cassa di Risparmio ha trovato in Intesa Sanpaolo una importante alleata: grazie a un patto tra le due istituzioni le risorse annuali destinate al progetto passano da 100 a 200 mila euro. “E’ con particolare coinvolgimento e plauso che abbiamo deciso di sostenere, insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, un progetto così importante per le nuove generazioni del territorio pratese, di cui condividiamo appieno gli obiettivi. Intesa Sanpaolo promuove infatti da sempre i temi di inclusione, di valorizzazione dell’ambiente e della cultura, dell’educazione e della promozione dell’occupabilità nel quadro della propria strategia d’impresa”, afferma Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo che stamani era rappresentato da Rocco Ventura, Area Retail Prato Intesa Sanpaolo. Il progetto Prato comunità educante 2023 -2024 intanto è già pronto ed è stato presentato oggi dai coordinatori Simona di Rubba (Associazione Cieli aperti) e Simone Natali (Pane e Rose)

I numeri che riguardano l’Italia e la stessa Prato parlano chiaro e dicono che non c’è più tempo da perdere. A presentare la situazione sono stati Gian Carlo Blangiardo, già presidente di Istat (ha ricordato che gli over 65 dal 2020 hanno superato i giovani con meno di 25 anni) e Monica Pratesi, direttrice del Dipartimento studi di Istat, impegnata ad elaborare un nuovo modello per misurare la povertà educativa in tutta la sua complessità.

Intanto ci sono già risposte concrete che mettono al primo posto il futuro dei giovani. Lo ha raccontato Giorgio Righetti, direttore di ACRI, l’associazione di Fondazioni e Casse di risparmio, presentando l’efficacissima e assolutamente avanzata esperienza del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – avviata nel 2016 – che nel 2024 raggiunge un impegno complessivo di 800 milioni di euro, che sono stati destinati centinaia di progetti in tutta Italia. Una esperienza avanzata che mette al primo posto proprio la comunità educante – come ha ricordato Carlo Borgomeo, già presidente della Fondazione Con il sud – dove elemento di cambiamento sono i soggetti del Terzo settore, con ruolo paritario rispetto alla pubblica amministrazione.