“La collezione del Museo. Acquisizioni, opere inedite”. E’ il titolo della mostra che sarà inaugurata venerdì 22 dicembre alle ore 18 alle Scuderie Medicee, visitabile fino al 14 gennaio (ingresso libero). L’allestimento sarà aperto tutti i giorni, Natale escluso, dalle 10 alle 13 e 14,30 alle 17,30. Esposte una cinquantina di opere che appartengono alla collezione del museo, donate da artisti o dai loro eredi negli ultimi quindici anni, selezionate e raccolte attraverso un percorso tematico che, oltre ad omaggiare il talento e la generosità degli artisti e delle famiglie, fornisce un excursus sulle tendenze dell’arte nell’ultimo secolo. Gli artisti in mostra sono Augusto Alvini, Guido Biasi, Luciano Borin, Fabrizio Breschi, Renato Cantinelli, Stefano Cipolat, Carlo Cresti, Francesco Inverni, Remo Lazzerini, Bruno Rosai, Leopoldo Paciscopi, Giancarlo Pozzi, Maria Luisa Simone, Maurizio Simonetta, Marcello Simonetta.
“Sono davvero molto contenta di questa mostra – dice la vice sindaco e assessore alla cultura Diletta Bresci – E’ un regalo di Natale che facciamo ai poggesi. Ma non solo a loro: l’auspicio è che le opere in mostra siano viste anche da chi abita nel territorio pratese. Una giornata a Poggio da vivere a contatto con la cultura: la mostra, il museo Soffici e poi la villa medicea. Siamo nel periodo natalizio, i ragazzi sono in vacanza e mi rivolgo in modo particolare a loro perché possano ammirare delle vere e proprie opere d’arte, come quelle esposte alla scuderie, che era più che doveroso che fossero esposte”.
“Per l’istituzione di un centro espositivo e culturale nelle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano si scelse, alla fondazione nel 2009, la denominazione Museo Soffici. Qualche anno dopo si completò l’insegna: Museo Soffici e del ’900 italiano”. A dirlo è Luigi Cavallo, curatore del museo. Che aggiunge: “Fu segnato in tal modo un indirizzo di studio, la strada su cui le iniziative dell’Amministrazione comunale sarebbero state attive. Con il procedere del programma di mostre, talune di impegnativa organizzazione e con ampio concorso di studiosi, si è creato intorno all’istituto museale di Poggio a Caiano un consenso di pubblico e critica che ha mosso anche l’attenzione di alcuni artisti e di loro eredi. Si è così concretizzata una serie di donazioni; ora le presentiamo in ristretta silloge, come un repertorio di riferimento che auspichiamo si allargherà, sempre con lo scopo di documentare il ’900 italiano nelle sue complesse vicende e tendenze. Il patrimonio del Museo non è solo da custodire – termina Cavallo – ma si intende dinamico e stimolante, utile alla crescita del linguaggio plastico-figurativo e alla lettura di ciò che è stata ed è la nostra tradizione, la nostra capacità di rendere il contemporaneo, di come si svolge il nuovo raccordo fra arte e società, fra arte e vita”.