20 Dicembre 2023

Pd, occhio a non diventare Partito Eccessivamente Democratico


 

 

In casa dei Partiti Fondati sul Cognome del leader – storico o del momento – nessuno mette in dubbio la leadership di chi comanda, anche se come Salvini, è precipitato dai fasti del 2019 all’attuale stentata doppia cifra. Nel Pd pratese invece si assiste ad assalti intestini, azzardati perché vicini alla campagna elettorale. O forse ispirati proprio da quella. Il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti si scaglia contro il Comune di Prato, guidato dal centrosinistra come il suo e contro il segretario provinciale del Pd Biagioni per il “furto morale” della Visitazione del Pontormo, che Soprintendenza e diocesi di Pistoia hanno deciso di trasferire al museo civico di Prato durante i restauri della chiesa carmignanese dei Santi Francesco e Michele. Prestanti, ribellandisi al destino scolpito nel suo cognome non vuol sentirne di prestare l’opera e vorrebbe tenerla a Carmignano. E dà colpa al segretario Pd Biagioni di non averlo adeguatamente protetto dalle presunte ingerenze della potente Prato. Prestanti annuncia di lasciare il partito, trasferendo (ma ha mille e ben noti predecessori) in politica il cangiantismo, ossia la proprietà dei tessuti di cambiare colore, di cui in pittura, fu maestro proprio il Pontormo. Anche se il diretto interessato, per dire il vero, precisa che non ci nessun cambio di casacca o di partito. la speranza infatti è ancora quella di poter trovare un accordo con il suo partito, il PD appunto.

 

A Vaiano, percossa dall’alluvione la segretaria del Pd Roberta Roberti le suona al sindaco invocando su Facebook “concretezza e tempestività” in particolare riferimento, alla gestione di via Fratelli Rosselli, interrotta al traffico dopo gli eventi del 2 novembre.

Via Rosselli interrotta nel centro di Vaiano

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In apparenza la segretaria dem mette alle strette un sindaco. Invece no: Primo Bosi è del suo stesso partito. Ed esterrefatto replica di aver svolto il proprio dovere e che quelle cose la segretaria avrebbe potuto chiederle prendendo un caffè e non mettendole in piazza. Dietro, forse i timori per il possibile terzo mandato per i sindaci dei piccoli comuni, che vedre0bbe Bosi favorito.

Frizioni nel centrosinistra ci sono anche a livelli più alti. Fra Biffoni e Giani e fra i sindaci della Vallata – e con maggiore energia lo stesso Biffoni – nei confronti della Regione per i disservizi nel trasporto pubblico, intollerabili per la popolazione specie dopo gli allagamenti. Ma in quel caso, oltre ad intervenire per modificare il presente, il centrosinistra sembra prendere le distanze da una fase storica a propria guida, dagli effetti non brillantissimi e che si vorrebbe chiusa.

Del resto, quanto a difetti di compattezza, nel centrosinistra l’esempio viene dall’alto. Dai segretari nazionali eletti a mezzogiorno quasi all’unanimità e che alle sei del pomeriggio avevano già un psio di correnti contro. Dalla segretaria nazionale non eletta dai tesserati ma passata grazie al. successivo voto dei non iscritti. Una estensiva applicazione del concetto di democrazia interna, rinnegato, però, rifiutando le primarie al Comune di Firenze per la candidatura senza ostacoli di Funaro.

Vivaddio, rispetto a quanto accade altrove, nel PD resta forte la tendenza ad esercitare la libertà di manifestazione del pensiero senza freni: inibitori o dall’esterno. Occhio però a non diventare PED Partito Eccessivamente Democratico.

 

 

Buongiornoprato@tvprato.it

 

disegno di Marco Milanesi