15 Dicembre 2023

Operaio schiacciato da macchinario, a processo la titolare di Alma

Il processo si aprirà il 6 maggio 2024


Ci sara’ un processo per la morte di Giuseppe Siino, l’operaio siciliano di 48 anni che fu inghiottito dagli ingranaggi del macchinario nello stabilimento Alma a Campi Bisenzio il 17 settembre 2021. Così ha deciso il gup del Tribunale di Firenze Piergiorgio Ponticelli, che ha rinviato a giudizio Romina Casini, la consigliera delegata dell’industria specializzata nella produzione di moquette. Siino faceva il turno serale ed era addetto alla macchina che riavvolgeva le bobine di moquette. Fu trascinato dai rulli in movimento del macchinario, che con ogni probabilità ne hanno agganciato l’orologio portato al polso. L’autopsia stabilì che Siino, operaio esperto che era dipendente di Alma da oltre 20 anni, morì per asfissia da schiacciamento.
Secondo l’inchiesta, coordinata dalla pm Ornella Galeotti, l’imprenditrice non avrebbe predisposto “una barriera fisica o virtuale con fotocellula che arrestasse la macchina in caso di avvicinamento all’operatore” per evitare il rischio di intrappolamento nei macchinari. La titolare di Alma – sempre secondo l’accusa – non avrebbe inoltre “assicurato la formazione dei lavoratori in materia di rischi collegati alle attività di produzione di tappeti e moquette, attività ritenute a rischio presunto alto”.
“Non abbiamo chiesto alcun rito alternativo, ma abbiamo deciso di andare a processo e di difendersi a dibattimento, convinti di poter dimostrare la correttezza dell’operato della società in relazione a tutti gli obblighi di sicurezza nei confronti dei propri dipendenti” commenta l’avvocato Olivia Nati, che assiste Romina Casini.
Fra gli aspetti centrali nel processo, che si aprirà il 6 maggio 2024, ci saranno gli accertamenti tecnici sul macchinario. Alma, tramite propri consulenti, sostiene che l’impianto in questione era dotato di dispositivi di sicurezza adeguati al profilo di rischio del macchinario stesso.