Il Comune di Montemurlo chiude il 2023 con un appello alla pace nel mondo, dall’Ucraina, alla striscia di Gaza. Sono 59 i conflitti attivi, il numero più alto mai registrato dalla fine della Seconda guerra mondiale e la comunità montemurlese rinnova il suo ripudio alla guerra come modalità di risoluzione delle controversie. Al balcone del municipio in piazza della Repubblica a Montemurlo, il sindaco Simone Calamai, l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero e Luca Roti di Pax Christi Prato hanno affisso una nuova bandiera della pace “parlante”, che riporta la frase, ripresa dall’articolo 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Una bandiera che arriva da Pax Christi di Pisa, che ha promosso l’iniziativa e la sta diffondendo in Toscana: “Facciamo parte del Coordinamento enti locali per la pace di Assisi- spiega l’assessore Giuseppe Forastiero– e partecipiamo sempre alla marcia per la pace. Tramite Leopoldo Campinotti di Pax Christi Pisa, siamo venuti a conoscenza di questa iniziativa ed abbiamo aderito subito volentieri per urlare il nostro no ad ogni guerra e conflitto”.
A portare la bandiera a Montemurlo, primo Comune della provincia ad esporre il vessillo con l’articolo della Costituzione, è stato Luca Roti di Pax Christi Prato che dice: “È stato un grande onore poter esporre a Montemurlo la bandiera perché la pace si costruisce a partire dalle comunità locali. Un segno di speranza per il futuro”. Un gesto semplice e significativo al quale il sindaco Simone Calamai teneva molto: “La pace deve essere patrimonio di tutti, ma oggi più che mai non possiamo dare questo valore come scontato. I nostri padri hanno combattuto per lasciarci un Paese libero e democratico e noi ci dobbiamo impegnare affinché la pace sia davvero un bene comune a tutela della vita di tutti gli esseri umani. Questo è l’augurio più importante che rivolgo a tutti per il 2024: costruire e chiedere la pace tra i popoli”.