Un vero e proprio terremoto, che rischia di incrinare pesantemente i rapporti tra i comuni di Prato e Carmignano e ha spinto il sindaco del comune mediceo, Edoardo Prestanti, a dichiarare che lascerà il Pd. La causa di quello che Prestanti ha definito “atto di arroganza e sgarbo istituzionale verso Carmignano da parte del Comune di Prato” è lo spostamento della Visitazione del Pontormo. L’opera, conservata all’interno della chiesa di San Michele a Carmignano, presto finirà a Palazzo Pretorio, insieme a tutte le altre opere presenti nella chiesa carmignanese. San Michele da tempo è infatti chiusa a fedeli e turisti perché bisognosa di interventi strutturali al tetto. I problemi emersi hanno spinto prima la Diocesi di Pistoia a chiuderne l’accesso, poi a trovare una collocazione sicura per tutte le opere contenute all’interno, tra le quali la più preziosa è la famosa Visitazione del Pontormo. Una questione nota al sindaco di Carmignano, che in questi mesi si era speso ed adoperato per fare in modo che l’opera potesse trovare casa sempre a Carmignano, perché considerata un simbolo, l’anima del paese. Invece qualche giorno fa Prestanti, all’oscuro di tutto, ha appreso che Diocesi di Pistoia – proprietaria della Visitazione – Comune di Prato e Soprintendenza, si erano accordate per trasferire l’opera a Palazzo Pretorio, dopo aver scartato tutte le opzioni carmignanesi (la chiesa di San Luca, il Museo di Artimino e la stessa Pieve di Artimino), valutate non idonee. Per Prato un “colpaccio” per usare le parole di Prestanti, per Carmignano un colpo basso.
“Carmignano e tutti i carmignanesi subiscono così il furto morale di un’opera che è il cuore della nostra comunità – dice Prestanti – Chi spera in questo modo di migliorare l’attrattività turistica e culturale di Prato dimostra soltanto arroganza e miopia, chi invece pensa di aver impoverito Carmignano o di utilizzare quanto accaduto per miseri calcoli politici, ribadisce tutta la sua ignoranza, sulla nostra forza – ha aggiunto il sindaco. Poi la bordata al partito: “Chiederò la convocazione della Direzione del Pd provinciale dove formalizzerò le mie dimissioni da iscritto Pd da un partito senza guida, e privo di solidarietà. Immaginate cosa sarebbe successo se la stessa cosa fosse accaduta a parti invertite per la Sacra Cintola” ha concluso Prestanti.
Resta peraltro indefinito al momento il periodo per il quale la Visitazione potrebbe rimanere al Pretorio, perché i fondi per i lavori di ristrutturazione alla chiesa di San Michele non ci sono e Prestanti teme che questo trasferimento della Visitazione a Prato possa diventare più che temporaneo.