11 Dicembre 2023

E’ morto Mario Fineschi, storico consigliere della Comunità ebraica toscana

Pratese di adozione dagli anni '50 per lavoro, è scomparso ieri all'età di 88 anni


E’ scomparso ieri, all’età di 88 anni, Mario Fineschi, personaggio di spicco della comunità ebraica toscana, pratese d’adozione e per amore della città dagli anni cinquanta, prima come dipendente del Monte dei Paschi di Siena, poi come dirigente di azienda. Impegnato come consigliere della Comunità ebraica di Firenze su vari fronti, è stato per lunghi anni consigliere nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza di Figline.

“Mario Fineschi non ha mai reciso il suo legame con Prato. Persona colta, ironica, dallo sguardo vivacissimo, ha mantenuto nel tempo una relazione sostanziale fatta anche di ferme opinioni e minuti consigli” – commentano il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore Simone Mangani.

Fineschi è stato – tra l’altro – presidente della Consulta Regionale del Volontariato ed impegnato con Cesvot – Centro Servizi Volontariato Toscano, oltre che una figura storica dell’AVIS provinciale di Prato. Moltissimi lo ricordano anche come contradaiolo appassionato della sua città natale, Siena, e memoria storica del rione Pantaneto della contrada del Leocorno.

Anche il vescovo di Prato monsignor Giovanni Nerbini esprime il proprio cordoglio e quello della diocesi per la scomparsa di Mario Fineschi, storico rappresentante della comunità ebraica pratese. “La notizia della sua morte provoca in me dispiacere e dolore per la perdita di una persona bella e significativa – dice il Vescovo –. Mi torna in mente il ricordo del nostro ultimo incontro, quando insieme a lui e al rappresentante delle comunità islamiche abbiamo vissuto un bellissimo momento di confronto con i bambini di una scuola elementare. È stato un incontro davvero fraterno, nel quale i bambini hanno potuto apprezzare la figura di questo “nonno” gentile e affabile. Raccomandandolo al Signore, auspichiamo che la nostra comune fede abramitica possa mantenere rapporti autenticamente fraterni e di avere come compagni di viaggio uomini di grande valore e dallo stile improntato all’accoglienza e al dialogo come Mario Fineschi”, conclude monsignor Nerbini.