Il settore turistico a Prato fa registrare segnali incoraggianti di crescita, come testimonia il report di analisi economico-territoriale sul turismo per la Toscana, elaborato da ISNART e Unioncamere.
I dati confermano la ripresa della componente estera, che con la pandemia si era quasi azzerata. Con il 2023 si ritorna quindi finalmente vicino ai numeri pre-pandemia.
Dall’analisi del movimento turistico nella nostra provincia emerge la crescita di arrivi e presenze nei primi sei mesi del 2023: più di 118mila gli arrivi e quasi 252mila le presenze. La permanenza media è pari a 2,12 giornate, che arriva a 2,35 per la componente turistica straniera.
Per Prato il viaggio di lavoro si combina con un viaggio di piacere, abbracciando natura, cultura e wellness
Le motivazioni di chi si sposta nella provincia di Prato sono principalmente legate allo studio (19%), data la quota di studenti più alta registrata rispetto alle altre province. Si unisce un 10,3% per motivi di lavoro. Segue chi, invece, realizza un turismo di piacere, ed è interessato ai prodotti “cultura” ed “enogastronomia” ma anche alla ricerca del “benessere”. A destinazione, riguardo alle attività svolte, prevalgono escursioni e gite (43%).
Prato registra la spesa media giornaliera più alta, nel confronto provinciale (87 euro) e, dopo Massa-Carrara, quella più alta per l’alloggio (86,4 euro).