Pratese in Islanda, fra terremoti e vulcano in eruzione: “Temo di non tornare a Natale”
Valentina Betti, figlia di Rodolfo, padre di tante riviste del Buzzi: "Stop agli aerei se la lava finirà in mare"
C’è una giovane pratese nel cuore dell’Islanda scossa da oltre duemila terremoti nel giro di 48 ore e che attende con ansia l’eruzione del vulcano Fagradalsfjall. Si tratta di Valentina Betti, 27 anni, laureata in ingegneria biomedica a Bologna, che sta svolgendo il dottorato di ricerca a Reykjavík presso la Ossur, azienda specializzata nella produzione di protesi. Valentina è figlia di Elita Feltrin, insegnante e di Rodolfo Betti, compianto ed indimenticabile autore di canzoni, poesie, libri dedicati a Prato e autore dei testi di decine di Riviste del Buzzi.
Su tutti i siti e le tv sono virali le impressionanti immagini riprese da elicotteri e droni del magma fuoriuscito dal cratere durante le scosse dei giorni scorsi, la spaccatura che il terremoto ha provocato nella faglia e le crepe nella città di Grindavik, a 60 km dalla capitale, che è stata evacuata dei circa 3600 abitanti. Secondo i geologi l’eruzione di Fagradalsfjall, attesa nei prossimi giorni, rappresenterà l’evento più devastante degli ultimi 50 anni.
Valentina Betti in Islanda
Come sta, Valentina? “Vivo nell’incertezza della quiete prima della tempesta. Come tutti gli abitanti dell’isola. Incertezza se il vulcano erutterà il magma verso terra o oppure in mare”.
Che differenza farà? “Se il magma dovesse finire nell’Atlantico i vapori, i fumi bloccherebbero a lungo il traffico aereo dalla capitale. Mi spiacerebbe non rientrare a Prato a Natale”.
Ha paura? “Paura di non passare le festività a casa, sì. Paura degli effetti dell’eruzione non tanta. Gli islandesi sono un popolo abituato a fronteggiare gli eventi, trasmettono ottimismo”.
Valentina Betti in Islanda
Come è arrivata in Islanda? “Voglio specializzarmi in protesi gli arti inferiori, sto effettuando design test sui pazienti, la Ossur è un’azienda leader. È il terzo viaggio che faccio in Islanda. Un’occasione da non perdere”.
Freddino, lì. “Certo, ma è compensato dal calore degli abitanti, accoglienti, inclusivi. L’Islanda è fra i primi paesi al mondo per genderequality, propensione al lavoro di squadra, all’impiego diffuso delle tecnologie. La considero la mia isoletta felice in mezzo all’Atlantico”.
Fra terremoti e un’incombente eruzione. “Circondati dell’oceano, fra vulcani e terremoti, gli islandesi dicono: ‘comanda la natura’. Ma aggiungono ‘ThettaReddast‘: andrà tutto bene”.
Rodolfo Betti con Roberta Betti, musicista
Suo padre era principe dell’ironia. Cosa le avrebbe detto, sapendola vicino a un vulcano che sta per eruttare? “Avrebbe affettuosamente incolpato me di aver fatto arrabbiare l’isola, col mio caratterino. Fino a farla scoppiare”.