Autolinee Toscane ieri ha incontrato il presidente della Provincia di Prato Simone Calamai acconsentendo ad apportare modifiche a servizi, corse, orari per migliorare il trasporto pubblico. Nel frattempo, i sindaci della Valbisenzio e del Montalbano, avanzando osservazioni ognuno per proprio conto avevano ottenuto l’impegno a correzioni, revisioni e modifiche. Se pensiamo che la risposta originaria della compagnia al fioccare delle proteste per i servizi interrotti o soppressi senza avviso era stata di non provvedere nel clima che risente dell’emotività delle proteste, per intervenire con razionalità una volta passata l’emergenza maltempo, si capiscono due cose
1) l’intervento dei sindaci ha indotto la compagnia o chi le è sovraordinsto, ossia la Regione, a non ignorare una protesta politicamente scomoda;
2) l’annuncio dei comitati spontanei dei genitori di proclamare la manifestazione di fronte al capolinea di At sabato 25 ha suggerito all’azienda per gli stessi motivi di giungere a quella scadenza col maggior quantitativo possibile di casi risolti.
Senza cullarsi sugli allori (le promesse son parole, attendiamo fatti compiuti) è un successo “dal basso“, comprendendo nella definizione gli stessi sindaci in quanto interpreti dei territori e delle persone che prendono il bus per andare a scuola o al lavoro. Inoltre, l’annuncio della mobilitazione delle famiglie (sostenute indirettamente dai presidi) ha ottenuto l’effetto sperato e l’azienda ha capito che il tema è serio e gli interlocutori troppo provati (anche dagli effetti degli allagamenti) per trascurarli.
Ps il sindaco di Vernio Giovanni Morganti ha annunciato che col ripristino della doppia linea ferroviaria sarebbe disposto a sperimentare il dirottamento su ferro di un paio di corse scolastiche ora effettuate in bus. Una volta a Prato, gli studenti raggiungerebbero le scuole tramite Lam e viceversa. Potenziare il sistema ferroviario magari con alcune stazioni aggiuntive in Vallata e i collegamenti fra il capolinea bus e la città è forse la soluzione idonea, una volta a regime, per i collegamenti fra Valbisenzio e capoluogo. Alleviare la 325 è il primo obiettivo. Creare una rete di bus più efficiente in città un servizio di interesse generale per chi a Prato vive e per i pendolari. La strada è giusta, occorre crederci.
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disegno di Marco Milanesi