Il Papa incontra i media cattolici: “Tutelate la dignità delle persone, è una questione di democrazia comunicativa”
Francesco ha accolto in udienza il Corallo, l'associazione che riunisce le imprese radiotelevisive. Ha partecipato il presidente di Tv Prato Roberto Macrì
Papa Francesco ha incontrato questa mattina i rappresentanti dell’associazione Corallo (che riunisce imprese radiotelevisive italiane di ispirazione cattolica), della Federazione italiana settimanali cattolici, dell’Unione stampa periodica italiana e di Aiart – Cittadini mediali. Per Tv Prato, aderente all’associazione Corallo, era presente il presidente Roberto Macrì.
Francesco ha invitato i lavoratori della comunicazione a percorrere tre sentieri: quello della formazione, della tutela e della testimonianza. Per il Papa il radicamento delle realtà mediatiche cattoliche – giornali, radio, siti web e tv – rappresenta “la geografia umana che anima il territorio italiano”. La comunicazione, aggiunge, del resto è proprio il “mettere in comune, tessere trame di comunione, creare ponti senza alzare muri”.
Parlando di “tutela”, il Pontefice ha messo in evidenza la difesa della dignità delle persone, in questo senso il suo invito è stato quello di “promuovere strumenti che proteggano tutti, soprattutto le fasce più deboli, i minori, gli anziani e le persone con disabilità, e li proteggano dall’invadenza del digitale e dalle seduzioni di una comunicazione provocatoria e polemica”.
Per Francesco è una questione di “democrazia comunicativa”, da compiere “senza paura, come Davide contro Golia: con una piccola fionda fece cadere il gigante. Non giocate solo in difesa ma, rimanendo ‘piccoli dentro’, pensate in grande, perché a un compito grande siete chiamati: tutelare, attraverso le parole e le immagini, la dignità delle persone, specialmente la dignità dei piccoli e dei poveri, i preferiti di Dio”.
Sulla testimonianza, viene citato l’esempio del beato Carlo Acutis, un giovane che “non è caduto in trappola, ma è diventato un testimone della comunicazione”. Per il Papa la testimonianza è profezia, creatività, “che libera e spinge a rimboccarsi le maniche, a uscire dalle proprie zone di tranquillità per rischiare. Sì, la fedeltà al Vangelo postula la capacità di rischiare nel bene. E di andare controcorrente: di parlare di fraternità in un mondo individualista; di pace in un mondo in guerra; di attenzione ai poveri in un mondo insofferente e indifferente. Ma questo si può fare credibilmente solo se prima si testimonia ciò di cui si parla”.
Il Papa si è soffermato anche sulle tristissime cronache di questi giorni che si sono occupate ancora una volta di violenza contro le donne: “è urgente educare al rispetto e alla cura: formare uomini capaci di relazioni sane. Comunicare è formare l’uomo. Comunicare è formare la società. Non abbandonate il sentiero della formazione: sarà esso a portarvi lontano!”.
“I tre elementi che papa Francesco ha posto alla nostra attenzione, formazione, tutela e testimonianza, sono principi fondamentali della convivenza umana e della persona – commenta Roberto Macrì, presidente di Tv Prato –, ma se rivolti a noi addetti alla comunicazione assumono un significato particolare e fondamentale nel nostro lavoro. Il Papa ci ricorda e ci consegna una responsabilità importante e una sfida per chi come noi ogni giorno si mette a servizio di una comunità nel campo della comunicazione e dell’informazione”.